PianetaChampions
·03 de outubro de 2025
❗️Chivu: “La formazione non la dico. A Bonny manca solo la titolarità, non ho deciso se gioca”

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·03 de outubro de 2025
L’allenatore dell’Inter Cristian Chivu ha parlato in conferenza stampa prima della partita della Cremonese.
“Abbiamo trovato equilibrio, siamo migliorati sotto questo aspetto. Abbiamo migliorato l’aspetto dell’attenzione e ora subiamo meno gol, siamo organizzati e abbiamo voglia di non subire. L’infortunio di Thuram non è gravissimo, bisogna solo aspettare un po’ prima di riaverlo. Mi dispiace molto umanamente.
Se gioca Bonny o Pio? L’unica certezza è Lautaro, ma un’idea ce l’ho: al 90% ho già deciso, ma non ve lo posso dire. Tanti cambi? Per me il solito non esiste, faccio quello che ritengo giusto per gestire questa squadra e soprattutto quando si giocherà ogni tre giorni. Ritengo che nel calcio non ci siano regole.
Non esistono limiti, se uno pensa alle limitazioni non ha l’apertura di andare oltre e scoprire cose che non sono mai state scoperte. Io di questo non ho paura, quello che sappiamo è limitato, quello che non sappiamo è illimitato. Parto da questo. Non esiste regola sul portiere di campionato e Champions. Esistono solo le possibilità, non ho mai pensato a dividere le competizioni. Mi baserò solo sulle mie decisioni del momento. Io non voglio egoismo nella mia squadra, sono stato chiaro con tutti. Ognuno deve capire la sua importanza.
Ancora con la formazione? Allora chiamo Nicola e gliela dico. Io mischio le carte in allenamento, oggi magari qualcuno era incazzato perché pensa di non giocare. E io li voglio incazzati. Non ho regole, a volte le ho dette il giorno prima, a volte la mattina, di solito la dico 3 ore prima della partita. Qualche giocatore la vuole sapere il giorno prima, qualcuno no, io li voglio tutti pronti e attenti.
La Cremonese conosce i suoi limiti, ha un allenatore che di categoria se ne intende, di come fare e cosa fare per riuscire a dare mentalità ad una squadra in difficoltà. Ha giocatori di esperienza, sanno cosa devono fare, capiscono i momenti, è una squadra che ha cuore, ha umiltà nel capire i limiti e cosa fare.
A che punto è Diouf? E’ l’ultimo arrivato, ha bisogno di tempo. L’ho premiato nella prima partita, appena arrivato da un giorno. Ed è perché non esistono regole, si sta allenando bene, lo vedo molto in crescita rispetto a come era arrivato, era un po’ timidino. L’impatto può essere abbastanza grande, lo vedo più coinvolto. I ragazzi lo aiutano tutti i giorni, ha iniziato piano piano a sciogliersi e lasciarsi andare. Vedo qualità, tanta ambizione, determinazione, cultura del lavoro. E prima o poi avrà la possibilità.
Mi aspetto più gol dai centrocampisti? Non siamo proprio mai contenti di niente eh. Io mi aspetto che la squadra vinca. Non mi interessa chi segna, mi importa chi fa l’assist, chi si sacrifica, mi importa quando vedo che non esiste l’ego, mi importa che capiscano i momenti.
Cosa manca a Bonny? Gli manca solo partire titolare, che è quello che aspettate tutti. E’ un bel profilo, un bel giocatore. Io i giovani me li curo bene, credo in loro, credo nella loro energia, so quanto è importante avere in un gruppo affermato ragazzi giovani che danno cose nuove, la fame, un surplus di energia. Ange è uno di quelli, è rispettato e apprezzato.
Bonny è un profilo importante, cerca sempre di migliorarsi. Ha un senso fuori dal comune per quanto riguarda il giocare a calcio. Gli voglio bene, lo conosco da tempo. Prima o poi partirà titolare ma finora comunque è sempre entrato. Lui è felice di avere questa opportunità, di essere all’Inter, è felice di ogni opportunità, anche di due minuti perché lui è così. E prima o poi partirà titolare anche lui.”