Come Magalini, 4 mesi dopo, ha creato quella base di 15 giocatori | OneFootball

Come Magalini, 4 mesi dopo, ha creato quella base di 15 giocatori | OneFootball

In partnership with

Yahoo sports
Icon: PianetaBari

PianetaBari

·10 de setembro de 2025

Come Magalini, 4 mesi dopo, ha creato quella base di 15 giocatori

Imagem do artigo:Come Magalini, 4 mesi dopo, ha creato quella base di 15 giocatori

Riavvolgendo il nastro di qualche mese, la situazione in casa Bari non era delle più rosee, per usare un eufemismo. Il 9 maggio i biancorossi mancavano ufficialmente l’obiettivo stagionale dei playoff, perdendo 3-1 contro un Cittadella sull’orlo della retrocessione e mettendo la pietra tombale sull’annata con il blando 0-0 contro il Südtirol. Un finale che non definiremmo né tragico (quello si è rischiato di viverlo due stagioni fa) né come se fosse la fine del mondo, prendendo in prestito le parole di Magalini, quanto piuttosto grigio, incolore.

Il tutto, unito al nero malcontento del popolo biancorosso, aveva riacceso una serie di riflessioni critiche – già presenti per larga parte della stagione – nei confronti non solo dei calciatori in campo, ma anche di chi quella squadra l’aveva costruita; complici anche diverse dichiarazioni che non erano mai riuscite a placare gli animi, anzi. Oggi, appena 4 mesi dopo, la musica sembra essere decisamente cambiata. In meglio, finalmente.


Vídeos OneFootball


Imagem do artigo:Come Magalini, 4 mesi dopo, ha creato quella base di 15 giocatori

Copyright: SSC Bari

Magalini e la base di 15 giocatori

Le differenze tra l’anno scorso…

Nello specifico, facciamo riferimento alle dichiarazioni con le quali Magalini affermava ad aprile: «Io sostengo che il problema dei prestiti sia un falso problema: abbiamo in essere diversi giocatori con riscatto, per arrivare a 15-16 giocatori. La programmazione c’è e la si è fatta da luglio». A giugno, però, la situazione era ben diversa: nessuno dei riscatti era stato esercitato, e la permanenza di oltre metà dei 13 giocatori sotto contratto era in forte dubbio. Una base da cui ripartire, insomma, non c’era, ed era più che lecito mettere in dubbio la programmazione di cui il DS parlava.

Alla fine, dopo sorprese di mercato e colpi di scena, sono 9 i componenti dell’ultima rosa ad essere rimasti in biancorosso: Pissardo, Marfella, Vicari, Pucino, Dorval (che era stato praticamente ceduto), Maggiore, Sibilli, Pereiro (non fuori rosa, ma poco ci manca), Bellomo. E di questi nomi, saranno i soli Vicari, Dorval e Sibilli (e forse Maggiore) ad avere un ruolo di primo piano durante l’anno.

Imagem do artigo:Come Magalini, 4 mesi dopo, ha creato quella base di 15 giocatori

Copyright: AC Monza

…e quest’anno

Alla luce di quanto detto e delle condizioni che si erano create alla fine della scorsa stagione, una rivoluzione durante il mercato estivo appariva alquanto doverosa. E Magalini è stato il primo ad esserne consapevole, tant’è che nella conferenza stampa di ieri si è detto «Soddisfatto dell’operato fatto. La rivoluzione la volevamo perché era finito un ciclo».  Un’attenta analisi, come spiegato: «Quando non si raggiunge un risultato, bisogna avere la lucidità di analizzare a fondo e imparare per il futuro. Questo è stato il nostro punto di partenza».

L’impressione è che, quattro mesi dopo, Magalini abbia finalmente costruito quella base di giocatori della quale parlava l’anno scorso. Il DS ha infatti portato a Bari ben 19 giocatori, dei quali 11 a titolo definitivo – praticamente tutti a costo 0 – e 8 con un contratto almeno biennale. A conti fatti, l’ossatura del Bari del futuro è composta da Cerofolini, Vicari, Meroni, Dorval, Burgio, Dickmann, Darboe, Verreth, Maggiore, Sibilli e Moncini. Ai quali si potrebbero aggiungere profili come Pagano, Kassama, Partipilo, Antonucci e Cerri, arrivati in prestito con diritto di riscatto. Difficile, considerato come è finita con i riscatti dell’ultima stagione, ma mai dire mai.

Un cambiamento, dunque, voluto e pianificato, con la proprietà che ha concesso ai due direttori sportivi maggiore autonomia nelle scelte. Forse anche questo rappresenta un segnale incoraggiante, perché si è finalmente costruita un’ossatura per la rinascita del Bari. Almeno sul mercato, quest’anno difficilmente si sarebbe potuto fare di meglio. La direzione intrapresa appare differente rispetto al recente passato e le dichiarazioni dei due direttori sportivi sembrano confermarlo.

Saiba mais sobre o veículo