Lazionews24
·31 de outubro de 2024
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Intervenuto in conferenza stampa nel post-partita di Como–Lazio, Marco Baroni ha parlato così della vittoria del Sinigaglia:
PAROLE – «Volevo fare i complimenti alla squadra e dedicare la vittoria alla famiglia di Flavio, ragazzo sfortunato nella vita ma vicino alla squadra e quindi mi sento di dedicarla a lui e alla sua famiglia.
Partita interpretata benissimo. Sapevamo fosse difficile, dall’anno scorso vedevo giocare il Como. Una squadra con allenatore bravo, che fa un calcio di dominio e sappiamo che hanno qualità. Ho detto che occorreva la miglior Lazio, aggressiva, di pressione alta. la squadra l’ha fatto bene e oggi mi è piaciuta soprattutto nella gestione della palla.
Io mi sono seduto il primo giorno e ho detto che siamo forti. Ci sono cose che funzionano e altre no. Abbiamo condiviso con la società il lavoro, la mia richiesta è stata chiara. La squadra ha partecipato fin da subito. La nostra ambizione deve essere più dentro il campo.
Espulsione Tavares? Non voglio fare polemica. Si doveva stare più attenti. Non è facile. Mi sono già espresso. Abbiamo una classe arbitrale brava, come abbiamo degli assistenti e guardalinee bravi. Con queste nuove regole anche per loro è una corsa ad ostacoli. Io mi metto dalla loro parte. Ho già parlato di questo. Io sono attento alla partita ma questi episodi non li commento. Oggi la squadra è venuta con personalità in un campo non facile. Se la squadra l’ha fatto con personalità, capacità di creare occasioni, invadere l’area e creare c’è da fare i complimenti ai ragazzi.
Maestrelli? Si sta parlando di un allenatore stratosferico. Un paragone imparagonabile per ogni allenatore. Parlerò con massimo della questione della giacca, so che devo lavorare tanto coi ragazzi per fare qualcosa di importante.
La squadra deve non deve mai perdere la sua identità. Di fare un calcio propositivo, fare gol, correre in avanti. La squadra non deve mai mancare nell’aspetto prestativo.
La mia esultanza al gol di Tchaouna? Ci sono ragazzi con tanta qualità. Isaksen si sottostima, Tchaouna anche. Erano abituati ad essere i più bravi, ma la stessa cosa va anche a Castrovilli. Lui sta lavorando, non gli sto dando l’opportunità ma non voglio perderlo, sarà importante. lo stesso Noslin. Ho esultato perchè aveva bisogno del gol.
Io lavoro, sono figlio di me stesso. Penso solo a lavorare, non mi sposto di un millimetro di questa cosa qui.
Strefezza l’ho già avuto, li abbiamo studiati. Loro portano questi quattro giocatori nel campo che se lasciavamo a loro il palleggio ci mettevano in difficoltà. Credo che il Como possa raggiungere il suo obiettivo col lavoro. Oggi sbagliando poco o niente gli abbiamo reso la gara difficile».