Conferenza stampa Inzaghi pre Bayern Monaco Inter: «Rientri dagli infortuni? Bastoni più sì che no, Dimarco il contrario e Calhanoglu ha dolore! Dopo il Parma si è detto di tutto, i cambi…» | OneFootball

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Inter News 24

·07 de abril de 2025

Conferenza stampa Inzaghi pre Bayern Monaco Inter: «Rientri dagli infortuni? Bastoni più sì che no, Dimarco il contrario e Calhanoglu ha dolore! Dopo il Parma si è detto di tutto, i cambi…»

Imagem do artigo:Conferenza stampa Inzaghi pre Bayern Monaco Inter: «Rientri dagli infortuni? Bastoni più sì che no, Dimarco il contrario e Calhanoglu ha dolore! Dopo il Parma si è detto di tutto, i cambi…»

Conferenza stampa Inzaghi pre Bayern Monaco Inter: le parole del tecnico dei nerazzurri alla vigilia del quarto d’andata di Champions League

La conferenza stampa di Simone Inzaghi, queste le parole del tecnico nerazzurro alla vigilia di Bayern Monaco Inter, sfida valevole per l’andata dei Quarti di Finale di Champions League. La conferenza avrà inizio alle ore 19:00, noi di InterNews24 la seguiremo live.

BASTA LA GRANDE MOTIVAZIONE DELLA CHAMPIONS PER SUPERARE LE FATICHE MENTALI E FISICHE DELL’INTER? – «Sappiamo quale è stato il nostro percorso, sappiamo dell’ultima partita dove non siamo felici del risultato perché volevamo vincere ma purtroppo siamo stati rimontati. Domani una sfida contro una squadra fortissima che assieme al Real Madrid penso sia la favorita per la vittoria finale, però la affronteremo come abbiamo sempre fatto. I ragazzi sanno tutto quello che abbiamo speso per essere qua, cercheremo di fare il massimo. Entrambe abbiamo tantissime assenze. Dovremo essere squadra sempre perché qua abbiamo già giocato ed è uno stadio molto difficile».


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IL CONFINE PER TENERE I RAGAZZI TRA IL SOGNO DI VOLER OTTENERE QUALCOSA DI GRANDE E LA PAURA DI NON FARCELA? SU BASTONI E DIMARCO – «Bisogna cercare di tenerli sempre concentrati, non è facile perché anche loro sono uomini, son come me, ascoltano e sentono… Dopo il pareggio di domenica, nelle ultime 9 in campionato penso che l’Inter ne abbia vinte 6 e pareggiate 3 e si è detto di tutto! Avrei potuto comunicare a Farris di dire che i primi 4 cambi erano forzati, non l’ho detto apposta per vedere cosa sarebbe stato scritto e puntualmente, anche questa volta, i cambi… E’ un film già visto. Come lo so io lo devono sapere i ragazzi e fortunatamente lo sanno. Erano cambi dovuti a infortuni. Non ho voluto dire a Farris di specificarlo anche alla società perché ho voluto sentire cosa si sarebbe detto nei giorni seguenti e purtroppo, come sempre capita, si è parlato troppo e tanto. Ma i ragazzi sono intelligenti e sanno cosa ascoltare.

Sui 4 infortunati di domenica: Bastoni più sì che no, Dimarco più no che sì, Calhanoglu ha preso una botta e stamattina ha lavorato con una fasciatura, ha dolore ma penso che possa farcela; Lautaro domenica coi dottori eravamo d’accordo che non giocasse più di 45 minuti: era una lesione per la quale avrebbe dovuto rimanere fuori 3 settimane, in 16 giorni al posto di 21 ha giocato una partita di campionato. Domenica ho potuto fare un solo cambio, quello di Arnautovic per Asllani: se nessuno lo ha chiarito, l’ho fatto io adesso così chi deve sentire capisca. Poi che dovevamo vincere a Parma lo sanno per primi i ragazzi. C’è grande delusione, lo abbiamo analizzato anche oggi. Adesso dobbiamo affrontare questa grande gara di domani sera».

SITUAZIONE COMPLICATA DA GESTIRE PSICOLOGICAMENTE COL NAPOLI CHE GIOCA STASERA OPPURE E’ FACILE CONCENTRARSI SOLO SUL BAYERN? – «Stasera Bologna Napoli sarà una bella gara con due squadre che giocano un ottimo calcio ma non abbiamo il tempo, io personalmente ma anche i miei ragazzi, di concentrarci su cose dove non si può incidere. La testa è al Bayern Monaco, poi torneremo a casa il giorno seguente».

GAP ACCORCIATO RISPETTO AL PASSATO? – «Rispetto a due anni e mezzo fa siamo cresciuti notevolmente, il gap del budget è evidente: il Real Madrid e il Bayern hanno introiti differenti. Ma non si guardano i budget ma il campo e nelle prime 8 della regular season abbiamo fatto meglio. Loro hanno giocatori di esperienza, un ottimo calcio con regressioni e verticalizzazioni, un bravo allenatore che sta facendo ottime cose».

SE MI ASPETTO UN BAYERN ANCORA PIU’ INTENSO? – «E’ proprio una loro caratteristica, l’ho sempre trovato intenso. E’ una squadra con ottimi giocatori e come l’Inter ha delle assenze importanti. Anche noi siamo con 5 assenze: Asllani e Correa non ci saranno, uno per squalifica e uno perché non è stato possibile inserirlo in lista; poi abbiamo Zielinski, Taremi e Dumfries a casa. Sarà una partita da fare con forza e determinazione, insieme: ci saranno momenti dove dovremo soffrire e altri dove anche il Bayern avrà dei problemi».

SU MULLER ALL’ULTIMA STAGIONE AL BAYERN, PUO’ ESSERE ANCHE UN GIOCATORE DA INTER? – «E’ un campione, penso che sia il giocatore in attività che ha vinto più titoli e se li è meritati. Per intensità e applicazione è il numero uno, un giocatore che stimo molto e che ho affrontato già 4 volte e tutte le volte ha creato alle mie squadre diversi problemi».

COSA VUOL DIRE L’ASSENZA DI MUSIALA PER LORO, PENSO CHE GIOCHERA’ MULLER? – «Questo non lo so, bisognerebbe chiederlo a Kompany. Chiaramente Musiala è uno dei migliori al mondo, un’assenza pesante ma allo stesso tempo pensare che potranno scegliere chi far giocare tra Muller e Gnabry vuol dire che è una grandissima squadra».

IL FATTO CHE QUEST’ANNO LA SOCIETA’ NON ABBIA INDIVIDUATO UN OBIETTIVO SUL QUALE PUNTARE HA CREATO DELLE DIFFERENZE NELLO SPOGLIATOIO PER L’APPROCCIO DELLE PARTITE? – «Non cambia niente, da 4 anni a questa parte non si è mai pensato a nulla. Abbiamo sempre cercato di rimanere dentro, abbiamo vinto 6 titoli, potrebbero essere stati 8 per la finale di Champions e lo scudetto perso per un punto, ma sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto e di quello che stiamo facendo quest’anno, ci siamo superando. E’ per questo che dico che i miei ragazzi dovrebbero essere applauditi maggiormente, sono anche 2 mesi che abbiamo delle difficoltà, mi ritrovo con 14-15 giocatori e si parla esclusivamente delle assenze del Bayern Monaco. Noi abbiamo 5 giocatori a Milano ma non se ne parla. Andiamo avanti sapendo che domani affrontiamo un grandissimo scoglio ma con grande fiducia, sapendo che dovremo essere organizzati, determinati perché è una squadra molto pericolosa».

QUANTO E’ COMPLICATO PER IL CALCIO ITALIANO AFFRONTARE BIG DI QUESTO TIPO? – «E’ difficilissimo. Per quanto riguarda noi, posso dire che non è stato assolutamente facile rimanere così competitivi come siamo rimasti. C’è stato un ridimensionamento del budget, lo sappiamo tutti, ma l’Inter è rimasta sempre ai vertici grazie all’aiuto dei nostri giocatori, con una dirigenza forte a partite dal nostro presidente Marotta, Ausilio, Baccin e Zanetti, Zhang prima e Oaktree adesso. E’ come se fosse stato un altro trofeo. Rimanere così competitivi col ridimensionamento che abbiamo avuto negli ultimi 4 anni, con quello che abbiamo vinto e cosa stiamo facendo, è motivo di orgoglio per tutti noi».

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