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·20 de novembro de 2025
Conferenza stampa Pisacane: «Ci serve giocare con calma senza l’ossessione di dover vincere. Su Zé Pedro e Gaetano…»

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Fabio Pisacane, allenatore del Cagliari, interviene in conferenza stampa in vista del match della dodicesima giornata del campionato di Serie A 2025-2026 contro il Genoa di Daniele De Rossi. Le sue parole:
LA CONFERENZA STAMPA DI PISACANE
SCOPIGNO – «Oggi ricorre l’anniversario della nascita di Scopigno, è un giorno speciale per Cagliari. Il suo nome appartiene a una dimensione romantica del club, ha portato un modo diverso di vedere il calcio e gli uomini, ci tenevo a parlarne».
INFORTUNATI E QUANTO MANCA LA VITTORIA – «Ci auguriamo di vincere prima possibile, lavoriamo per quello ma c’è sempre l’avversario. Lo meritano i ragazzi, li vivo ogni giorno e so quanto vogliono vincere. Abbiamo recuperato Deiola, è importante e abbiamo sentito l’assenza in questo periodo. Abbiamo perso Zé Pedro, restano a casa anche Belotti e Ciocci. La sosta ci ha permesso di lavorare, Mina è abituato a tornare dopo la nazionale e stringere i denti. Non lo dico per strategia, rispetto per il vostro lavoro: il giorno della gara ho fatto altre scelte rispetto a quello che avevo per avere un vantaggio!».
GENOA – «Anche se hanno cambiato da venti giorni, ho seguito la squadra di Vieira e fatico a vederli in quella posizione: hanno una buona rosa. Hanno fatto vedere buone cose e sono stati penalizzati dagli eventi. Con l’arrivo di De Rossi hanno avuto una fiammata, si è visto contro la Fiorentina, hanno fatto intravedere alcune cose. Fatico a dire quanto sia cambiata la squadra da Vieira a De Rossi, penso lo direbbe pure Daniele. Lui si è sempre contraddisto per il carattere, penso che la squadra questo lo farà vedere».
GAETANO – «Ha il calcio nel DNA e se lo fai giocare a calcio si esprime sui suoi livelli e nella sua zona di comfort. Non possiamo farlo giocare con le palle alte, lo ringrazio per le parole, ma so che può dare di più. Ci parlo spesso, ha pagato il non aver fatto il ritiro, la sosta gli è servita. Nelle prossime gare potrà migliorare la sua condizione, non possiamo usarlo per soli 50/60 minuti, voglio averlo per tutta la partita».
PARTITA SPECIALE – «Non può essere una partita come le altre, al Geoa mi hanno messo in grado di centrare il mio sogno e poi mi hanno ridatto la vita (quando è arrivata la malattia n.d.r.). Sono grato al club e alla città, ma ora conta il presente ed io rappresento il Cagliari».
IMPOSTAZIONE DELLA GARA – «Quando ci sono queste partite all’inizio c’è uno studio tattico, spero di non iniziare contratto. Voglio ritmi alti ed intensità, la vittoria ci manca, ma non deve essere una ossessione. E’ una delle nostre finali in un campionato di Serie A tra i più difficili degli ultimi 10 anni. Mi aspetto di vedere una squadra matura, senza avere l’ossessione di vincere. Dovremmo saper gestire i vari momenti all’interno della gara».
ASSENZA ZE’ PEDRO – «Deiola come vice Mina? In caso di necessità c’è Pintus recuperato, è un giovane di buone prospettive che è cresciuto con me. L’esperienza si fa giocando, lui sarà una delle freccie del nostro arco».
RODRIGUEZ, AMBIENTAMENTO – «Come ho già detto ha grande potenziale tecnico, non ha fatto il ritiro con noi, ma è un giovane di belle speranze. Viene dall’altra parte del mondo e la Serie A è complicata, bisogna capire come azzardare l’inserimento. Sta crescendo tatticamente, oggi io non posso avere l’ego di aver detto di averlo lanciato, devo gestirlo e non caricarlo troppo di responsabilità. Devo farlo crescere nel modo giusto, ha fatto dei passi in avanti a livello tattico, a partita in corso potrà essere utile».
IL LAVORO SU ESPOSITO PRIMA PUNTA – «E’ un discorso molto soggettivo, un altro lo vedrebbe coma la punta di diamante o come una boa. Non è una punta secondo me, gioca tra le linee e vuole una libertà di movimento e pensiero, a Como l’ho messo lì strategicamente. Chi ha visto la gara dice che abbiamo fatto le barricate, ma abbiamo giocato in modo offensivo con 5 giocatori con grandi qualità in questo senso. Esposito dovrà essere più cattivo negli ultimi metri, guardando i numeri vediamo che quando arriva in quelle zone ha sbagliato le scelte o preso il palo. Io a lui chiedo più cattiveria».
KILICSOY, INSERIMENTO A RILENTO A CAUSA DELLA NAZIONALE – «Non c’è nessun probleam con lui, le soste potrebbero essere un alibi: mi assumo la responsabilità della scelta tecnica. Nello stretto ha grandi qualità, ma con lo staff stiamo lavorando su un gioco nella profondità. Quando gioca può dimostrarmi che merita di giocare, dal momento in cui è arrivato dalla Turchia su di lui ci sono grandi aspettative. Deve imparare a gestire i momenti, sappiamo cosa ci può dare e dove invece fa fatica. Avrà delle opportunità da qui alla fine del girone d’andata!».
RITORNO DI BELOTTI AD ASSEMINI – «Anche se non è pronto è cambiata l’aria con il suo ritorno, lui porta mentalità e un peso specifico: è un uomo spogliatoio. Non vedevo l’ora che tornasse ad Assemini tanto per lui quanto per noi. E’ stata una mazzata, ma siamo felici di averlo riaccolto e sappiamo quanto può darci anche in questo ruolo nello spogliatoio!».
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