Cossu su Lopez: «E’ stato un grande capitano del Cagliari oltre che un vero e proprio condottiero!» | OneFootball

Andrea Cossu, ex centrocampista e scout del Cagliari, ha rilasciato delle dichiarazioni sull’iconico capitano dei rossoblù Diego Lopez

L’ex calciatore e scout del Cagliari, Andrea Cossu, ha continuato il suo racconto in un’intervista con Sportweek, dove gli è stato chiesto di creare la sua formazione ideale. Una selezione che deve includere solo giocatori con cui ha condiviso il campo nel corso della sua lunga e onorata carriera.

Tra i nomi scelti, uno in particolare ha ricevuto grandi elogi: quello del difensore ed ex capitano della formazione sarda, Diego Lopez. La sua presenza nella lista di Cossu sottolinea non solo le sue qualità tecniche, ma soprattutto il suo valore umano e la sua leadership.

Un leader silenzioso per la squadra ideale

Nel descrivere la sua formazione, Andrea Cossu ha riservato un posto di rilievo per Diego Lopez, riconoscendo in lui un pilastro fondamentale, sia in campo che fuori. L’ex fantasista ha sottolineato la professionalità esemplare di Lopez e la sua capacità di essere un vero leader. Non un leader che grida o si mette in mostra, ma un capitano che dà l’esempio con il lavoro, l’impegno e la serietà.

L’eredità di un capitano rossoblù

La presenza di Diego Lopez nella “squadra ideale” di Cossu è un omaggio alla sua intera carriera in maglia rossoblù, dove non è stato solo un difensore roccioso, ma un vero e proprio simbolo. Il suo ruolo di capitano ha segnato un’epoca per il Cagliari, specialmente in un momento di transizione.

La sua eredità è fatta di lealtà, dedizione e attaccamento alla maglia. La sua leadership era essenziale per mantenere alta la disciplina e la concentrazione, elementi che Cossu, nel suo ruolo di talento creativo, ha saputo valorizzare. Il loro rapporto, seppur tra due ruoli opposti in campo, testimonia un’intesa profonda e un rispetto reciproco che va oltre il rettangolo di gioco. Le sue parole:

DIEGO LOPEZ – «Grande capitano, un vero e proprio condottiero. Trascinava tutta la squadra. Era uno silenzioso, ma in campo si faceva sempre sentire a modo suo».

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