Cremonese Juve nel ricordo di Vialli. Le origini di Gianluca: «Il calcio vive di attimi fuggenti. I miei miti? Boninsegna e Cabrini» – VIDEO | OneFootball

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·01 de novembro de 2025

Cremonese Juve nel ricordo di Vialli. Le origini di Gianluca: «Il calcio vive di attimi fuggenti. I miei miti? Boninsegna e Cabrini» – VIDEO

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Cremonese Juve nel ricordo di Vialli. Ecco un’intervista storica dell’indimenticato attaccante bianconero – VIDEO

Un esordio che sa di destino, una panchina che profuma di storia. L’era di Luciano Spalletti alla guida della Juventus inizia questa sera (ore 20:45) dallo Stadio Giovanni Zini, casa della Cremonese. Non una trasferta qualunque, ma la partita di Gianluca Vialli, l’indimenticato campione che ha iniziato la sua leggendaria carriera in grigiorosso per poi consacrarsi sul tetto d’Europa in bianconero.

Nel nome di Vialli

In una storica ed esclusiva intervista del 1996 dall’archivio di Calcionews24, Gianluca Vialli, vincitore della Champions League da capitano della Signora, ripercorreva con orgoglio i suoi inizi, il legame indissolubile con la sua terra e con i colori che lo avevano lanciato. Cremona era la sua casa, la culla dove il suo talento era sbocciato nei primi anni ’80, prima di spiccare il volo verso la Sampdoria e, infine, verso la Juventus.


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Un derby del cuore per la Signora

Vialli è stato il ponte perfetto tra queste due realtà, il simbolo di come un ragazzo della provincia possa arrivare a conquistare il mondo. Per la Vecchia Signora, giocare allo Zini significa inevitabilmente fare i conti con la memoria di un leader carismatico, un uomo che ha incarnato alla perfezione lo spirito bianconero: fame, sacrificio e una voglia di vincere che andava oltre ogni ostacolo.

La missione di Spalletti

Ed è proprio da quello spirito che deve ripartire la nuova Juve. Luciano Spalletti eredita una squadra in crisi, reduce da un esonero (quello di Igor Tudor) e da una striscia di otto partite senza vittorie, interrotta solo mercoledì dal 3-1 sull’Udinese firmato dal traghettatore Brambilla.

Il debutto del nuovo tecnico, orfano di giocatori chiave come Yildiz e Kelly, avviene dunque nel segno della leggenda. Per la Juventus non è solo una partita per trovare continuità e risalire la classifica; è un pellegrinaggio sportivo. Servirà ritrovare quella “fame” e quella grinta che hanno reso grande Vialli, per onorare la sua memoria e per dare il via, nel modo migliore, a un nuovo, complicato ciclo.

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