Lazionews24
·09 de julho de 2025
Cucchi sulla conferenza Lazio: «I giornalisti abbiano il coraggio di alzare la voce»

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·09 de julho de 2025
Il caso della conferenza stampa di Maurizio Sarri, prima chiusa ai giornalisti e poi definitivamente annullata dalla Lazio, continua a far discutere. La decisione del club di fare marcia indietro di fronte al muro di polemiche ha innescato un ampio dibattito sul rapporto tra società sportive e mondo dell’informazione. Tra le voci più autorevoli intervenute sulla vicenda spicca quella di Riccardo Cucchi, storica firma del giornalismo sportivo italiano, che ha affidato al suo profilo X un commento tanto sintetico quanto potente.
Cucchi ha lodato la reazione della categoria, vedendo nel ripensamento della Lazio una vittoria del diritto di cronaca e del dovere di porre domande, anche quelle scomode. La sua analisi non si è fermata al singolo episodio, ma si è allargata a una riflessione più profonda sul ruolo del giornalismo nella società contemporanea.
Queste le parole esatte pubblicate da Riccardo Cucchi: «La Lazio annulla l’assurda presentazione di Sarri senza giornalisti. La protesta dei colleghi ha prodotto un ripensamento. Bene. I giornalisti devono avere il coraggio di alzare la voce di fronte a chi vuole scappare dalle domande. Vale per lo sport, vale per la politica».
Il commento di Cucchi va oltre la cronaca sportiva. Diventa un richiamo all’azione e alla deontologia professionale. Sottolineando come questo principio sia valido “per lo sport” e “per la politica”, l’ex radiocronista ha elevato la questione a un tema di interesse pubblico. Il suo messaggio è un invito a non accettare passivamente decisioni che mirano a silenziare la stampa o a trasformare le conferenze in monologhi controllati. La protesta contro la scelta della Lazio, secondo Cucchi, non è solo una battaglia di settore, ma un esempio di come il giornalismo debba fungere da presidio di democrazia, pretendendo trasparenza e accountability da chiunque detenga una posizione di potere.