Inter News 24
·14 de julho de 2025
Curva Nord Inter, è scontro totale! Tensioni con gli ultras, i legali scrivono al club: «Limitazione della libertà»

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·14 de julho de 2025
Nuove tensioni scuotono l’ambiente dell’Inter, e questa volta non riguardano il campo, bensì la gestione della campagna abbonamenti. Un gruppo di circa sessanta tifosi, molti dei quali appartenenti al tifo organizzato nerazzurro, si sarebbe visto respinto nella richiesta di rinnovo del proprio abbonamento stagionale a causa di presunti errori nella compilazione dei dati personali.
La vicenda è stata riportata da Il Giorno, che ha evidenziato come l’Inter, attualmente guidata dall’allenatore Cristian Chivu (subentrato dopo la scorsa stagione alla guida tecnica), abbia negato l’approvazione delle richieste per motivi che non sono stati ancora chiariti ufficialmente. Secondo quanto riferito, il club avrebbe motivato il diniego con «presunti errori nella compilazione dei dati», una spiegazione che non ha convinto molti dei diretti interessati.
A rappresentare gli ultras coinvolti sono Mirko Perlino e Mario Bobbio, legali storici del tifo organizzato milanese. I due avvocati hanno formalizzato una richiesta di chiarimenti direttamente al club, con sede in Viale della Liberazione, sottolineando la necessità di trasparenza in una questione che coinvolge il rapporto tra la società e il proprio zoccolo duro di tifosi.
«Stiamo chiedendo spiegazioni formali per tutelare i diritti dei tifosi colpiti», avrebbero dichiarato i legali, rimarcando che molti degli esclusi risultano essere sostenitori di lunga data e con fedeltà mai messa in discussione.
PAROLE – «Nessuna ulteriore comunicazione è stata fornita in ordine ai presunti errori di compilazione dei dati nè alle modalità per porvi rimedio. – si legge nella Pec inviata alla società riportata dal quotidiano milanese che poi aggiunge – Alcuni di questi tifosi si sarebbero sentiti rispondere, personalmente, di non essere ‘graditi'”. Una ‘black list’, come è stata definita dai legali, che costituisce “una grave limitazione della libertà personale e di partecipazione a eventi pubblici, nonché una violazione dei diritti dei consumatori e dei sostenitori sportivi»
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