Milannews24
·16 de agosto de 2025
Curva Sud Milan, durissimo comunicato in vista della sfida col Bari! L’attacco alla società non passa inosservato

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·16 de agosto de 2025
La quiete estiva di Casa Milan e delle sue dinamiche interne è stata bruscamente interrotta da un comunicato forte e chiaro della Curva Sud Milano. Alla vigilia dell’inizio della nuova stagione calcistica, che vede il Milan ai nastri di partenza con il nuovo Direttore Sportivo Igli Tare e il neo-allenatore Massimiliano Allegri, il cuore pulsante del tifo rossonero ha diffuso una nota sui propri canali social che getta ombre inquietanti sulla sua presenza a San Siro. La domanda che circolava da settimane tra i sostenitori rossoneri trova finalmente una risposta, e non è di certo quella sperata.
Il comunicato della Curva Sud, riportato integralmente, esprime tutta la delusione e l’amarezza per una situazione definita di “regime autoritario”:
“Tante persone in queste settimane ci hanno scritto chiedendo se la Curva Sud degli ultimi anni, passionale, colorata, con i suoi storici striscioni, le sue coreografie spettacolari e il suo tifo incessante, sarebbe stata regolarmente al proprio posto. Ebbene oggi dopo un lungo silenzio assordante da parte della società, possiamo darvi le prime risposte:
In questa lista nera, oltre ai vocalist, ai ragazzi che preparano coreografie, che suonano i tamburi, oltre ai vari responsabili dei gruppi, sono stati inseriti i loro figli, le loro mogli e tanti altri ragazzi incensurati, solo per aver espresso una propria opinione lecita e aver contestato la società a Casa Milan, durante manifestazioni pacifiche e regolarmente autorizzate.
Con grande rammarico ad oggi, nel regime autoritario imposto a San Siro, non esiste la minima condizione che ci permetta di fare il tifo come siamo abituati da decenni e come accade in tutte le curve d’Italia. Spiace per il mister e per la squadra, vittime sacrificali di questa scelta da parte della società, figlia di una repressione cieca, ingiustificata e senza alcuna logica. Buon teatro a tutti!“
La fonte di questo comunicato è direttamente la Curva Sud Milano tramite i suoi canali social ufficiali, confermando la gravità della situazione. Le restrizioni imposte dalla società rossonera sono percepite come un attacco diretto alla libertà di espressione e alla tradizione del tifo organizzato. Il riferimento al “regime autoritario” e alla “repressione cieca” sottolinea la rottura di un rapporto già teso, sfociato in questa drastica presa di posizione.
Tra i punti più controversi, spicca il divieto di abbonamento per la Curva Sud al 2° anello blu, una misura che, pur consentendo l’acquisto di singoli biglietti per lo stesso settore, viene definita una “follia” dagli stessi ultras. Ma è la “black-list” a destare maggiore preoccupazione. Questa lista nera includerebbe non solo i membri attivi del tifo organizzato, come vocalist, responsabili dei gruppi, e coloro che preparano coreografie spettacolari e suonano i tamburi, ma anche i loro familiari, inclusi figli e mogli, e “tanti altri ragazzi incensurati”. La motivazione addotta, ovvero l’aver espresso “un’opinione lecita” e aver “contestato la società a Casa Milan” durante manifestazioni pacifiche e autorizzate, solleva interrogativi significativi sulla libertà di critica e sulla gestione del dissenso.
Le implicazioni di questa decisione sono enormi per l’atmosfera di San Siro. La Curva Sud è da sempre sinonimo di passione, colore, striscioni storici e un tifo incessante che ha accompagnato le gesta del Milan in Italia e in Europa. Senza la sua presenza organizzata, lo stadio rischia di trasformarsi in un “teatro”, come amaramente ipotizzato nel finale del comunicato, privo di quella spinta emotiva che solo il tifo più caldo sa offrire. Questo scenario si prospetta proprio mentre il nuovo tandem Tare-Allegri è chiamato a risollevare le sorti del Milan dopo stagioni altalenanti. La speranza è che si possa trovare un punto d’incontro per il bene del Milan e dei suoi tifosi, evitando che San Siro perda una delle sue componenti più iconiche.
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