Curva Sud Milan, niente striscioni ma il tifo rossonero non mancherà: il comunicato degli ultras per il derby contro l’Inter | OneFootball

Curva Sud Milan, niente striscioni ma il tifo rossonero non mancherà: il comunicato degli ultras per il derby contro l’Inter. Ecco la decisione presa

Il Derby della Madonnina di questa sera rischia di essere ricordato più per le tensioni sugli spalti che per lo spettacolo in campo. A poche ore dal fischio d’inizio della sfida tra i nerazzurri e il Milan, la Curva Sud Milano, cuore pulsante del tifo rossonero, ha diramato un comunicato durissimo intitolato “PIÙ FORTI DI CHI CI VUOLE MORTI”. Gli ultras denunciano quella che definiscono una manovra di “REPRESSIONE senza motivazione”, scattata a seguito della nota inchiesta sulla “doppia curva”, parlando apertamente di una “caccia alle streghe” volta a distruggere una delle più grandi realtà aggregative della città.

La lista dei divieti: dai DASPO preventivi alle Black List estese alle famiglie

La nota del tifo organizzato elenca una serie di restrizioni severe che colpiscono la tifoseria che sostiene la squadra oggi guidata da Massimiliano Allegri, il tecnico toscano, e costruita dal DS Igli Tare. Tra i punti più contestati figurano il divieto d’ingresso per gli striscioni storici (che rappresentano circa 9.000 persone), decine di DASPO preventivi per motivi extrasportivi e l’istituzione di una “Black List”. Quest’ultima impedisce l’accesso al Secondo Anello Blu ai principali esponenti della Curva, estendendo il divieto in alcuni casi persino a mogli e figli per aver semplicemente contestato la società o partecipato a manifestazioni autorizzate. Inoltre, il blocco del cambio nominativo solo in Curva Sud viene visto come un favore al bagarinaggio nel resto dello stadio.

Il caso “Sodalizio Rossonero” e l’accusa di complicità al Club

La goccia che ha fatto traboccare il vaso riguarda il veto sul nuovo striscione “SODALIZIO ROSSONERO”. I gruppi ultras denunciano di aver speso migliaia di euro in autofinanziamento dopo aver ricevuto un nullaosta formale dal Milan e l’approvazione del GOS datata 10 settembre. Il successivo divieto, basato sul pretesto che il termine potesse identificare un’associazione criminale, è stato respinto con forza dai tifosi. La critica finale è rivolta alla società stessa: pur impegnata a supportare il Diavolo sul campo, la dirigenza viene definita “silenziosamente complice” di questa strategia repressiva. San Siro si prepara dunque a un Derby di protesta.

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