PianetaSerieB
·22 de setembro de 2025
Da 0 a 10 – Avellino immenso, vergogna Samp e Masterclass di Vivarini. Spezia-Empoli, tutto finito? Il PAGELLONE della 4ª giornata

In partnership with
Yahoo sportsPianetaSerieB
·22 de setembro de 2025
Giornata numero 4 di Serie B in archivio con tantissimi spunti, moltissime cose da elogiare e tante altre su cui riflettere, anche in maniera critica. Di seguito, come al solito, il nostro pagellone di giornata.
10 – In 10 e in rimonta: il cuore dell’Avellino è enorme
Dopo un approccio preoccupante, l’Avellino del Pitone Biancolino è diventato improvvisamente (attraverso il lavoro duro minuto dopo minuto) una squadra di B. E a Carrara ha messo in piedi una prestazione che incarna la follia della Serie B: in 10, in rimonta: poker a una delle squadre più solide del torneo. Che spettacolo!
9 – 18 anni di personalità: sogniamo tutti con Cissè
Il Catanzaro (più giù il voto dedicato) si aggrappa a un 18enne tutto qualità e personalità. In un pomeriggio soleggiato di Reggio Emilia, Alphadjo Cissè ha deciso di prendersi la scena con un gol “normale” e con un capolavoro su punizione. Un sogno ad occhi aperti, un evento che speriamo possa essere costante e non raro: sogniamo tutti con il ragazzo del Catanzaro.
8 – La masterclass di un fenomeno: bentornato Mister Vivarini. Toc Toc, c’è anche Abate
Dopo il miracolo col Catanzaro e la sfortunata parentesi col Frosinone, Vivarini era già stato accantonato in quello che è lo sport preferito dal calcio italiano: l’irriconoscenza. Al Mister, fenomeno della panchina, “resta” un solo modo per rimettere il suo nome sulla cartina dei migliori (alla quale appartiene): vincendo. E con l’Empoli è masterclass in purezza: 4 gol ai toscani e Pescara che si entusiasma.
A La Spezia, invece, un esordiente in B come Ignazio Abate mette sotto, con idee fresche e diverse anche nella partita stessa, un maestro come D’Angelo. Le Vespe sono in buone mane: Abate ha già capito cosa serve: senza presunzione, senza proclami ma solo con la qualità.
7 – Cesena e Modena a braccetto: le rivali che danno segnali al campionato
Progetti simili, ambizioni simili, sogno (sussurrato) identico: il Cesena di Micheel Mignani e il Modena di Andrea Sottil sperano di essere quell’outsider che ciclicamente la Serie B regala. Fresche, solide, il Modena con più alternative di un Cesena probabilmente più pronto negli 11: due belle realtà che viaggiano a braccetto a suon di segnali al campionato.
6 – Monza a piccoli passi
Minimo sindacale: il Monza dei big rimasti (ripetiamo, con che voglia?), batte una Samp in una partita in cui deve ringraziare anche Thiam. Bene per la classifica ma una big del genere deve fare di più: ora Paolo Bianco è chiamato al filotto per indirizzare definitivamente la stagione.
5 – Il festival del mediocre: Catanzaro, urge trovare la direzione
Quattro partite e quattro pareggi fatti di cose belle e cose meno belle. Il Catanzaro al momento è orientato verso una mediocrità che l’ottima rosa messa su da Polito non merita. Il guizzo fenomenale di Cissè salva Aquilani dal primo KO ma non lo avvicina al primo successo. Quando la svolta?
4 – Stroppa floppa e cade: ci risiamo?
Giovanni Stroppa, alla fine, la spunta sempre. Prima di spuntarla (spesso ai playoff), il vincente allenatore del Venezia spesso inciampa, cade quasi definitivamente e poi si rialza. La sconfitta dei lagunari in casa col Cesena sa tanto di quanto già visto con la Cremonese lo scorso anno.
3 – Carrarese irriconoscibile
Anche Calabro si è profondamente sorpreso: se c’è una squadra che è difficile immaginare possa perdere una partita avanti di un gol e di un uomo quella è la Carrarese. Eppure è successo: dimostrazione che in B non esistono regole certe.
2 – Empoli travolto: la favola (come la conoscevamo) è finita
La retrocessione dello scorso anno, forse, ha cambiato qualcosa in un giocattolo che, esperto del saliscendi, aveva però la sua costanza. Scendere dalla A dignitosamente, risalire in carrozza. Il poker del modesto Pescara probabilmente pone fine alla favola perlomeno nei connotati con cui la conoscevamo.
1 – Spezia svuotato: ciclo finito (e non rivoluzionato)
Uno Spezia svuotato, senza fame, messo sotto da una Juve Stabia sbarazzina e che ha meritato di stravincere. La finale playoff persa si fa sentire in modo notevole e il ciclo è probabilmente finito. La società ha scelto la continuità che al momento non sta pagando: si doveva cambiare.
0 – Samp, la situazione è vergognosa
Una vergogna senza fine che si ripresenta puntuale, deprimente, tristemente. La Sampdoria è un buco nero senza un minimo spiraglio di luce: i blucerchiati perdono, non convincono, sfiorano la svolta, la accarezzano ma non la afferrano mai. A questo giro un rosso e un rigore sbagliato: no comment.