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Vincenzo Visco·29 de abril de 2025
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Vincenzo Visco·29 de abril de 2025
Il 34° turno potrebbe rivelarsi decisivo per l'assegnazione dello Scudetto, complice il tracollo dell'Inter e il +3 conquistato dal Napoli. Ma non è tutto: le emozioni sono state tantissime e, come da tradizione, è arrivato il momento dei giudizi e dei voti.
Di seguito il nostro pagellone di giornata.
Il tremendo lutto che ha colpito il Lecce non era affatto facile da gestire: dalle immagini arrivate da Bergamo è emerso subito lo stato d'animo dei giocatori e dei pochi membri dello staff che hanno seguito la squadra. Il fisioterapista Graziano Fiorita faceva parte della famiglia salentina da oltre vent'anni, e la sua improvvisa scomparsa ha lasciato un segno profondissimo. Pur non condividendo la decisione della Lega — manifestando il dissenso con comunicati ufficiali e con una divisa bianca, priva di colori e simboli, contrassegnata solo da una fortissima scritta nera — i giocatori, da professionisti, sono comunque scesi in campo e hanno disputato il match. Solo applausi.
Con il successo contro il Genoa, il Como ha conquistato la salvezza aritmetica con ben quattro turni di anticipo. Una stagione d’esordio straordinaria per la squadra guidata da Fabregas, autentico regista di questo capolavoro. Per ottenere risultati, infatti, non basta investire qualche soldo in più: servono idee, qualità e, soprattutto, spirito di gruppo. Tutte doti che il tecnico catalano è riuscito a trasmettere alla perfezione. E chissà che il prossimo anno il Como non possa davvero compiere un ulteriore salto di qualità, puntando a stabilirsi nella parte sinistra della classifica. Le premesse ci sono tutte.
Ranieri sta compiendo un autentico capolavoro a Roma. Lo sarebbe stato ancor di più senza l'eliminazione in Europa League, ma l'espulsione di Hummels ha reso quella missione praticamente impossibile. In Serie A, però, la marcia dei giallorossi dall'arrivo di Sir Claudio è stata straordinaria: nel 2025, nessuna squadra in Europa ha conquistato più punti. Persino l'Inter, lanciata nella corsa Scudetto, si è dovuta arrendere alla bellezza e alla perfezione tattica della Roma. Ora l'obiettivo di conquistare un posto nella prossima Champions League non è più un sogno, ma una possibilità concreta, che questa Roma ha tutte le carte in regola per trasformare in realtà.
Il regalo della Roma nel pomeriggio ha consegnato al Napoli la più ghiotta occasione per mettere le mani sullo Scudetto, e gli azzurri non l'hanno sprecata. La pratica Torino è stata archiviata già nel primo tempo, grazie alla seconda doppietta consecutiva al Maradona di Scott McTominay, da adesso "McFratm" come battezzato nel post con DAZN, autentico trascinatore nelle ultime giornate. Antonio Conte ha ora la chiave del campionato nelle proprie mani: mantenere questa intensità e concentrazione fino alla fine significherebbe riportare il tricolore sotto il Vesuvio dopo solo due anni ed entrare nella storia.
L’eterno Pavoletti, alla prima da titolare in questa stagione, firma un gol fondamentale per avvicinare sempre di più il Cagliari alla salvezza. I sardi espugnano Verona con una prestazione a senso unico, meritando ampiamente i tre punti. Nel finale arriva anche il raddoppio a suggellare il successo. Per Davide Nicola, specialista nelle imprese a stagione in corso, si avvicina la consacrazione: chiudere un anno intero sulla panchina di Serie A con un risultato importantissimo.
Buona prova del Milan a Venezia, che ha dato una discreta dimostrazione di continuità dopo la conquista della finale di Coppa Italia ai danni dell'Inter. Moncada lo ha ribadito ai microfoni di DAZN: la stagione è stata fallimentare e si farà di tutto per portare a casa il secondo trofeo. Vincere e mantenere la porta inviolata contro la squadra di Di Francesco, in piena lotta salvezza, non era affatto semplice, ma gli uomini di Conceição ci sono riusciti. Pulisic si conferma uno dei migliori, mentre il gol di Gimenez — autore fino a quel momento di una prestazione negativa — può rappresentare un segnale incoraggiante in vista del finale di stagione.
Una vittoria di ordinaria amministrazione quella conquistata dalla Juventus: il Monza, ormai, non ha più gli strumenti per contrastare gran parte delle squadre di Serie A, e lo ha confermato anche stavolta, pur giocando con un uomo in più per oltre 45 minuti. Proprio per questo i bianconeri meritano un voto in più: restare compatti in dieci, senza il proprio numero 10, mantenere il vantaggio e non subire gol non era affatto scontato. La marcia verso la conquista di un posto in Champions League prosegue senza intoppi, dopo quello - grosso - di Parma.
La Fiorentina si aggiudica il derby toscano con una prova di grande maturità, gestendo la partita senza mai perdere lucidità e confermando solidità e capacità di controllo nei momenti chiave. Due gol splendidi in avvio hanno indirizzato il match, e la squadra di Palladino è riuscita a contenere la reazione dell'Empoli, affamato di punti salvezza. Con questo successo, la Viola si rilancia pienamente nella corsa alla Champions League.
Guardando il calendario del Parma, le speranze sembravano ridotte al minimo: Inter, Fiorentina, Juventus e Lazio. E invece, in queste quattro sfide, i ducali hanno conquistato ben 6 punti, che avrebbero potuto essere anche di più. Il lavoro di Chivu è stato eccezionale, proseguendo nel solco tracciato da un ottimo Pecchia. Ora la salvezza è davvero a un passo, raggiunta con pieno merito.
Se dovessimo giudicare soltanto la prestazione in campo, il voto sarebbe insufficiente: secondo i dati, l'Atalanta avrebbe meritato almeno un gol in più (2.14 xG). La Dea di qualche mese fa avrebbe vinto questo match senza particolari difficoltà, come ha sottolineato anche Gasperini nel post-partita. Il voto assegnato è una media tra quanto mostrato sul campo e l'atteggiamento tenuto nei confronti del Lecce: una solidarietà non scontata, che fa onore al gruppo, pur con qualche episodio che non ci è piaciuto. Il terzo posto rimane ancora in mano all'Atalanta.
Non sappiamo ancora se il Venezia riuscirà a salvarsi, ma una cosa è certa: ogni partita rende onore al campionato e, a giudizio di chi scrive, raccoglie meno di quanto meriterebbe. I dati sugli xG (1.38) confermano che il Venezia avrebbe meritato almeno un gol, sfumato anche per un episodio dubbio nel contatto Pavlovic-Yeboah, che ha acceso le proteste di Di Francesco nel post-gara. L'insufficienza resta: il primo gol del Milan è nato da un errore grave dei lagunari.
Ebbene sì, quello che vedete qui sopra è il clamoroso gol fallito da Lior Kassa, stimato da Opta con uno 0.87 di xG: praticamente un gol fatto. Un errore pesantissimo, che il Genoa ha pagato caro, uscendo sconfitto da Como. Con un pareggio, la squadra di Vieira avrebbe conquistato la salvezza matematica. Appuntamento rimandato alla prossima gara, contro il Milan.
Partita malissimo, la Lazio riesce in cinque minuti a raddrizzare il risultato grazie al suo eterno campione, Pedro, autore di una doppietta. Le ambizioni Champions restano vive, con soli due punti di distanza dalla Juventus, ma resta l'insufficienza. In casa, contro un Parma spesso generoso in fase difensiva, era obbligatorio vincere per credere davvero nel quarto posto. La vittoria, però, non è arrivata.
Salvezza aritmetica centrata, ma proprio il raggiungimento dell'obiettivo — unito ai numerosi infortuni — ha tolto brillantezza a una squadra che nella prima parte di stagione era davvero ostica da affrontare. Contro il Bologna continua il digiuno dal gol dura ormai da 379 minuti. Ora serve chiudere il campionato con dignità, ritrovando almeno in parte l'identità smarrita.
I tifosi del Napoli temevano questa sfida, considerando la risalita e la buona qualità espressa dal Torino dopo il mercato invernale. E invece i granata, al Maradona, sono stati spettatori quasi inerti, come i 50.000 presenti sugli spalti. Zero tiri in porta, poche occasioni create e una difesa che ha concesso due imbucate letali a McTominay. L'assenza di Ricci, infortunatosi durante il riscaldamento, si è fatta sentire in maniera evidente.
L'Empoli raccoglie zero punti del derby toscano, ma la reazione mostrata nella ripresa lascia spazio all'ottimismo. La squadra ha dato segnali di vitalità importanti in vista dello sprint finale, dove tre delle ultime quattro partite appaiono sulla carta abbordabili. Nonostante la sconfitta, l'atteggiamento positivo e la capacità di rimettersi in carreggiata fanno ben sperare per la lotta salvezza. Tuttavia i due gol subiti in appena 25' sono da condannare.
Vittoria in Coppa Italia e finale conquistata, lo splendido trionfo contro l'Inter: c'erano entusiasmo e carica per vincere a Udine e ri-superare la Juventus al quarto posto. E invece, nella 34ª giornata, sono proprio i bianconeri a compiere il controsorpasso sui felsinei. Il Bologna torna in Emilia con tanto rammarico per una partita giocata con vera intensità solo per mezz'ora, tra il 55' e l'85', sfiorando il gol con una traversa colpita da Orsolini.
Spiace dover assegnare ancora voti molto bassi al Monza, ma le prestazioni raccontano questa realtà. Due gol subiti in appena 33 minuti e, neppure con la superiorità numerica, i brianzoli sono riusciti a trovare la via del gol, che avrebbe almeno potuto regalare un'emozione ai tifosi, rimasti a corto di soddisfazioni per tutta la stagione. I titoli di coda sono ormai imminenti.
Tre sconfitte consecutive senza segnare nemmeno un gol: non era mai successo nell’era Inzaghi, e il momento scelto per questo crollo è il peggiore possibile. L'Inter, falcidiata da infortuni, squalifiche e un evidente calo fisico, si è arresa alla freschezza di una Roma che, nel primo tempo, avrebbe potuto chiudere il match con un margine più ampio. I nerazzurri hanno provato a reagire, e l'episodio Bisseck-Ndicka poteva cambiare l'inerzia. Ora, però, l'Inter non è più padrona del proprio destino: per vincere il 21° Scudetto servirà non sbagliare più e sperare in un passo falso del Napoli.
Brutta, bruttissima prova del Verona, che di fatto ha consegnato i tre punti al Cagliari con il doppio errore difensivo che ha spalancato la porta al gol di Pavoletti. Nel finale, Ghilardi si è fatto espellere con un rosso diretto e, insieme a Coppola, salterà il big match di San Siro contro l'Inter. Zanetti ha richiamato duramente i suoi nel post gara, e non possiamo che concordare: prestazioni troppo altalenanti per una squadra comunque vicina all’obiettivo salvezza.
La domanda che ci siamo posti ha, in un certo senso, già ricevuto risposta dal presidente della Lega, Simonelli: "Esigenze di calendario, per non falsare le partite". A nostro giudizio, posticipare l'incontro anche solo di pochi giorni, evitando di farlo disputare a ridosso di un lutto così grave, sarebbe stata la scelta più umana. Perché vedere i giocatori in lacrime, ancora immersi nel dolore, non è stato uno spettacolo che si sarebbe dovuto offrire. Anche perché in altre occasioni, in circostanze ben diverse, abbiamo visto date di recupero più morbide.
📸 Marco Luzzani - 2025 Getty Images