Inter News 24
·05 de setembro de 2025
D’Angelo su Francesco Pio Esposito: «Un talento totale, qualità e voglia di migliorarsi»

In partnership with
Yahoo sportsInter News 24
·05 de setembro de 2025
Questa sera Francesco Pio Esposito, attaccante classe 2005 di proprietà dell’Inter, potrebbe vivere una serata speciale con l’esordio nella Nazionale maggiore contro l’Estonia. Nel frattempo, chi lo ha allenato in passato ne ha tracciato un ritratto significativo. Ai microfoni di Cronache di Spogliatoio, l’ex tecnico dello Spezia Luca D’Angelo ha raccontato il percorso del giovane centravanti durante la sua esperienza in Liguria.
LE PRIME IMPRESSIONI – «Il primo anno di Esposito sono arrivato il 15 novembre su questa panchina, la squadra aveva solo 10 punti. Dei tre gol stagionali, solo uno lo ha segnato con me. Per farvi capire. Ma onestamente si vedeva a occhio nudo che era un calciatore di grandissima prospettiva. Abbiamo lavorato con lui sia dal punto di vista fisico che mentale, tecnico e tattico. Gli va dato il grande merito di avere la qualità più importante, ovvero quella di voler sempre migliorare. Sembra una banalità, ma nella mia carriera ne ho visti di ragazzi che non ce l’avevano. Esposito nel lavoro è ineccepibile».
D’Angelo ha voluto sottolineare soprattutto l’atteggiamento mentale di Esposito, evidenziando come la sua costanza e la determinazione lo rendano un profilo diverso da molti coetanei.
UN ATTACCANTE TOTALE – «Dopo che aveva segnato un solo gol, e questa è un’interpretazione mia, personale, non ho guardato quanti ne avesse fatti. Per me in un attaccante conta la prestazione: Esposito è un giocatore totale, aveva sbagliato tantissimi gol ma questo significava che la porta la sentiva, che in area c’era. E poi a prescindere dalle reti, lui ti aiuta in tutto, in qualunque situazione per la squadra. Ci aiutava a pressare, a sporcare il gioco, a soli 18 anni. L’unico gol che ha segnato con me è stato quello per la salvezza, quindi significa che anche nelle partite complesse, lui c’è. Un conto è segnare sul 3-0, un altro è salvare una squadra».
IL RAPPORTO UMANO – «Negli ultimi mesi abbiamo avuto diversi scontri. Non stava benissimo con il ginocchio, ma voleva sempre allenarsi e andarci sopra. È un ragazzo buonissimo ed educato, ma siamo andati allo scontro perché è nella sua indole voler giocare o allenarsi sempre. Con gli altri mi viene facile quasi minacciarli fisicamente (scherza, ndr), ma con lui non potevo! Io sono corpulento eh… ma con lui facevo fatica, è enorme! Gliel’ho detto: ‘Sei l’unico che non posso minacciare fisicamente qui, quindi ascoltami!’».
Le parole di D’Angelo fotografano un giovane attaccante già maturo, con spirito di sacrificio e voglia di incidere. Esposito è atteso ora al salto con la maglia azzurra, pronto a confermare anche in Nazionale le qualità messe in mostra nei club.