Calcionews24
·06 de maio de 2025
Di Canio: «L’incertezza non è figlia di una campionato di alto livello, ma diverte; per il quarto posto dico loro»

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·06 de maio de 2025
Paolo Di Canio ha parlato a La Stampa della corsa al quarto posto in Serie A che vede coinvolte Juve, Roma, Lazio e Bologna. Di seguito le sue parole.
CHE INDICAZIONI DAREBBE SE SCENDESSE IN CAMPO – «Ne darei molte perché siamo arrivati a un bivio divertente: l’incertezza non è figlia di un campionato dal livello alto, ma crea curiosità e piace ai tifosi».
LIVELLO DEL CAMPIONATO – «Forse andrò controcorrente, ma questa è una stagione con poca qualità: si sbaglia in alto e in corsa per gli obiettivi più nobili. Altrove non va così».
DAL NAPOLI IN GIÙ TUTTI COINVOLTI – «Dal Napoli in giù, sì. Conte è un Re Mida, trasforma tutto in oro: è primo con un centravanti, Lukaku, che ha segnato nove gol su azione, dodici in totale. Un’anomalia».
POCHI GOL E MENO DOMINIO – «Psg, Bayern, Liverpool vincono segnando dagli ottanta ai novanta gol, da noi si va poco sopra i cinquanta».
CAMPIONATO DIVERTENTE MA NON DI LIVELLO – «Basta vedere come riescono a imporsi giocatori in arrivo da squadre ottave o none di altri Paesi: in poco tempo diventano i migliori. Negli anni ’80 futuri Palloni d’Oro venivano criticati per un difficile inserimento che poteva durare anche sei mesi».
SPRINT CHAMPIONS COINVOLGENTE – «Ci avviciniamo a una giornata che può segnare il cammino delle pretendenti: Lazio-Juve e Atalanta-Roma, se non finiscono in pareggio, indirizzeranno la corsa».
PERCHÉ PUNTARE SULLA JUVE – «L’arrivo di Tudor ha dato organizzazione a una squadra in cerca di serenità: ora chi va in campo ha la testa libera e sa cosa deve fare».
VOTO A TUDOR – «Sta facendo bene perché sa cambiare in base all’avversario: a Bologna ha scelto un modulo diverso per impedire le giocate abituali agli uomini di Italiano».
PERCHÉ SCOMMETTERE SULLA ROMA – «Lo spirito Ranieri è stato recepito: il tecnico ci crede, ci ha sempre creduto e ha convinto lo spogliatoio che si può vincere anche così, un tiro un gol».
CREDITO ALLA LAZIO – «Il duello con la Juve può diventare un volano per le ultime due sfide, compreso il viaggio a Milano contro l’Inter: lo stadio spingerà la squadra oltre le difficoltà, nate dal calo di intensità ed energie».
BOLOGNA FAVORITO PER IL QUARTO POSTO – «È la mia candidata più seria».
MOTIVO DELLA SCELTA – «È l’unica squadra che dà la sensazione di potersi rialzare se va sotto: hanno un’idea chiara e gli strumenti per seguirla. Mi piace la loro mentalità: vogliono sempre il predominio nella partita».
COME FINISCE LAZIO-JUVE – «Se perde la Lazio, finisce la corsa. Se vince la Juve, per Tudor si metterebbe bene, ma non sarebbe un successo risolutore».
UOMO DELLA PARTITA – «Per la Lazio serve tornare al gioco di qualche settimana fa: dovranno raschiare da un barile quasi vuoto. Per la Juve dico Thuram e Nico Gonzalez: il primo per gli spazi in mezzo al campo, il secondo per gli strappi che danno fastidio ai difensori di Baroni».
YILDIZ MERITA UN OSCAR – «Userei prudenza: ha mostrato i colpi del fuoriclasse, ma la strada è lunga. Deve alzare la testa palla al piede, il tempo è dalla sua parte».
IL SUO OSCAR A CHI ANDREBBE – «Penso a McTominay, ma anche a ciò che dicevo prima: viene da un campionato dove, se salta, va a sbattere; da noi, se salta, lo fa in testa ai difensori o sopra le mani dei portieri in uscita».
GIUDIZI TROPPO INDULGENTI IN ITALIA – «Se uno è bravo, in Italia diventa un fenomeno».
CULTURA DEGLI ALIBI – «Vedo una cosa: con molta probabilità Tottenham e Manchester United, visti i risultati dell’andata, si giocheranno la finale di Europa League. Da loro nessuno vedrebbe la vittoria come un salvagente per una stagione pessima in Premier».