Inter News 24
·01 de setembro de 2025
Dumfries, la sua partita dai due volti in Inter Udinese: dai colpi alle amnesie difensive

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·01 de setembro de 2025
Denzel Dumfries, esterno destro olandese dell’Inter, è stato il protagonista in negativo e positivo della sfida di ieri sera a San Siro contro l’Udinese, valida per la seconda giornata di Serie A. L’ex PSV ha infatti aperto le marcature sfruttando un assist nello stretto di Marcus Thuram, centravanti francese dei nerazzurri, mostrando la sua capacità di tagliare verso il centro e creare superiorità numerica. Tuttavia, pochi minuti dopo, Dumfries è stato protagonista di un episodio che ha ribaltato l’inerzia della partita: un fallo di mano in area ha portato al rigore trasformato da Keinan Davis, permettendo ai friulani di rimettersi in gioco.
Il Corriere dello Sport definisce la sua prestazione “a corrente alternata”, richiamando alla memoria il periodo in cui l’olandese alternava giocate decisive ad errori costosi, come accadeva fino a due stagioni fa sotto la gestione di Simone Inzaghi. Nonostante l’errore, il gol iniziale di Dumfries segna un importante ritorno al gol, a conferma della sua continuità realizzativa. Lo scorso anno l’esterno aveva segnato 11 reti in campionato, mentre in questa stagione è già a segno alla seconda giornata, dimostrando di essere più pronto rispetto al primo gol arrivato alla quarta giornata dello scorso campionato contro il Monza.
Il tecnico nerazzurro Cristian Chivu ha deciso di lasciarlo in campo fino al fischio finale, pur cambiando tutti i centrocampisti e anche Dimarco sulla fascia sinistra, dando fiducia a Dumfries nella speranza che le sue incursioni offensive potessero riaprire il match. L’olandese ha dimostrato qualità negli attacchi, ma la leggerezza in difesa ha finito per condizionare l’andamento della partita, costringendo i nerazzurri a rincorrere il risultato.
In sintesi, la serata di San Siro conferma quanto Dumfries sia un giocatore dai due volti: capace di accelerare la manovra e creare occasioni, ma allo stesso tempo soggetto a episodi che possono pesare sulla squadra. Per l’Inter, il messaggio è chiaro: l’ex PSV può essere decisivo, ma la continuità sarà la chiave per non ripetere le amnesie del passato.