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·07 de outubro de 2025
🔥 Dumfries: “Pallone d’Oro? Wow, sono finito sopra Haaland! Orgoglioso delle finali di Champions”

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·07 de outubro de 2025
Denzel dumfries, laterale dell’Inter, ha parlato a De Volkskrant della fase della sua carriera. Di seguito quanto riportato da fcinternews.it.
“Quando ci rifletto, come mi è accaduto di recente dopo la cerimonia del Pallone d’Oro, sono orgoglioso di me stesso – le parole del laterale dell’Inter – Poi penso: ‘Ben fatto, ottimo lavoro’ (ride, ndr). Una volta ho imparato dall’allenatore Alex Pastoor che bisogna godersi il momento, che si può essere consapevoli di dove ci si trova ed esserne orgogliosi. A volte è difficile, è bene allargare lo sguardo. Essendo impegnati in così tante cose, a volte ti dimentichi di guardare da dove sei venuto. Dove sono ora? Posso essere soddisfatto? Due finali di Champions League in tre anni con l’Inter, ecco cosa mi rende orgoglioso.
E’ stato speciale viverla, tra tutte quelle stelle di livello mondiale. È stato un onore essere tra i primi trenta al mondo. Indossavo un abito davvero bello. Ho ricevuto molti complimenti. Wow, sono finito sopra Haaland in classifica (25esimo, ndr), è stato il coronamento di una stagione con tante belle partite. Ma penso a cosa posso migliorare, e devo essere realistico. Più gol e assist sono quasi impossibili per un difensore. È un’aspirazione o voglio migliorare altri aspetti del gioco? È questo che sottolineo. A volte voglio essere un po’ più presente nella costruzione dell’azione, essere un po’ più dominante. Sono in un’età in cui ho sperimentato diverse cose, anche nelle fasi finali dei tornei, per assumere un ruolo di leadership. Lo faccio anche io a parole. Non sono timido, ma ci sono dei passi da fare”.
La mia mentalità è così: non posso infortunarmi, non posso fare questo e quello – ha spiegato l’ex PSV -. È così che è andata nella mia vita, inconsciamente. A causa di questa mentalità, sono entrato in un flusso, in un tunnel. Devo sempre continuare ad andare avanti. Sono molto severo su questo. Al vertice, devi sempre applicare standard di disciplina e rigore su te stesso. Compirò 30 anni ad aprile, sono in una fase diversa della mia carriera. Voglio comunque raggiungere determinati obiettivi. Sono anche un padre, la cosa più importante è trovare la giusta combinazione tra le cose. È una sfida, anche con la mia organizzazione giovanile. Stiamo crescendo, stiamo avendo un impatto: è fantastico. Ascoltiamo storie di giovani che ci hanno lasciato e sono tornati a studiare regolarmente o hanno trovato un lavoro. È per questo che facciamo tutto questo”.