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·19 de setembro de 2025
Esclusiva | Marinozzi: "La Lazio gioca un calcio differente da tutti. Sul derby e la Roma…"

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·19 de setembro de 2025
Ironia della sorte l'allenatore con cui Maurizio Sarri ha avuto più a che fare in carriera è proprio Gian Piero Gasperini: ben 21 i precedenti fra i due, ma forse mai come questa volta la posta in palio è stata tanto alta. Il debuttante contro l'esperto, il derby di domenica sarà una sfida con tante incognite e dubbi: Lazio e Roma arrivano alla Stracittadina reduci da una sconfitta, ma con il morale probabilmente diverso, gli uomini di Sarri registrano uno svantaggio di -3 sui rivali e adesso ci sarà lo scontro diretto che fungerà da primo parziale fra le due squadre.
Insieme ad Andrea Marinozzi, giornalista e telecronista, voce di alcune delle più belle e importanti partite degli ultimi anni, intervenuto in esclusiva ai microfoni di LazioPress.it abbiamo analizzato quello che sarà il derby di domenica tuffandoci tra nodi tattici e sviluppi tecnici sfruttando la sua immensa competenza che ha deciso di condividere con noi.
Mi incuriosiva molto, volevo capire se in questo stop dalla panchina avesse cambiato un po' tipologia di gioco, invece non è stato così. Avevo questa curiosità perché un altro che seguiva alla lettera l'idea di calcio di Sarri l'ha poi abbandonata in parte lo scorso anno e sto parlando di Giampaolo, che aveva detto ancora prima di iniziare e poi alla sua prima conferenza stampa che alcuni aspetti del calcio proposto da lui, estremamente legato alla zona, fossero poco utilizzabili nel calcio attuale soprattutto per rendere la prima pressione efficace. Giampaolo si era allontanato dalla prima pressione che faceva nella Sampdoria cercando di avere come riferimento un po' di più l'uomo. Volevo capire se anche Sarri avesse cambiato qualcosa, ma non è stato così. La Lazio mi incuriosiva, l'ho vista giocare ed è la squadra degli anni precedenti ed il calcio di Sarri delle stagioni passate senza troppe modifiche. La cosa che mi colpisce in questo momento della Lazio rispetto a quello che propone in Serie A è che è qualcosa di totalmente differente: se quasi tutte le squadre hanno il riferimento sull'uomo senza palla, la Lazio continua a fare una zona molto rigida e mi incuriosisce ogni volta guardarla perché è qualcosa di totalmente differente rispetto alle altre squadre. L'inizio è stato difficile, è un risultato bugiardo quello di Reggio Emilia però mi sembra una squadra ancora in fase di studio, tante volte mi sembrano un po' bloccati e rigidi i calciatori soprattutto perché la differenza con Baroni mi sembra abbastanza ampia: più libertà e mobilità con il primo, più rigidità e regole ben precise con il secondo.
Si è proprio questo, perché quando poi riescono a interpretare bene il tutto è veramente una macchina che si muove da sola, perché mentre il contesto sull'uomo poi diventa individuale, cioè tutto si basa su duelli uno contro uno, l'idea di calcio di Sarri è molto più da squadra complesso che si muove tutta insieme, unita. Quando questi meccanismi saranno ben inseriti nella testa dei calciatori, speriamo per la Lazio che questo avvenga rapidamente in tutti i calciatori, magari qualcuno è più istintivo e difficile da inquadrare, credo che possa fare sempre quello che ha fatto Sarri cioè fare un bel gioco.