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·12 de novembro de 2025
ESCLUSIVA PSB – Venezia, Kike Perez: “Stroppa mi ha sorpreso. Questo club merita tanto, vogliamo lottare per la promozione”

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·12 de novembro de 2025

“Esta noche juega el Trinche” (“questa sera gioca el Trinche”) è una delle tante manifestazioni di misticismo che accompagna il calcio argentino e, nella fattispecie, il leggendario – inevitabile definirlo così, anche solo per la narrazione che l’ha attraversato in vita e continua a onorarlo ora che non è più con noi – Tomás Felipe “El Trinche” Carlovich. La frase con cui è stato aperto l’articolo giganteggiava (iperbole, come sarà intuibile a breve) fuori la biglietteria del “Gabino Sosa”, piccolo impianto che ancora oggi ospita le partite del Central Córdoba di Rosario, il club dove el Trinche ha disseminato più gioie. Si dice che, addirittura, i biglietti delle partite subissero un rincaro quando veniva accertata la presenza di quello fu migliore di Maradona, come ammesso dallo stesso eterno Diego. Ecco, i prezzi del Pier Luigi Penzo di Venezia probabilmente non subiranno tali oscillazioni, ma è inevitabile che attorno al talento di Kike Perez stia nascendo qualcosa di bello. Qualcosa, esatto: una parola indefinita, che può contenere plurime ramificazioni. Il calcio del centrocampista spagnolo è così: imprevedibile, sorprendente, elegante ed efficace. Tanti aggettivi, dunque, e un solo destinatario: gli arancioneroverdi, che ne stanno beneficiando a ritmo di imbucate immaginifiche (quella per Hainaut contro la Sampdoria scomoda altri paragoni rosarini) e prestazioni totali. Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, il classe ’97 si è aperto volteggiando tra i temi com’è solito fare in campo.
Il calcio del Venezia è molto propositivo, come certificato anche dai dati. Giocate con ritmi alti, tanti movimenti e molta qualità. In alcune occasioni siete dominanti, ma forse (al momento) alle volte manca continuità nella stessa partita e tra partite. Che sensazioni hai, tu che sei un protagonista in campo?
“Siamo una squadra che ama giocare, attaccare e che ricerca il possesso palla. Il nostro è un calcio dinamico, ed è tutto parte di un processo su cui stiamo lavorando dal precampionato. Chiaramente siamo consci di dover migliorare alcuni dati riguardanti la fase difensiva, in quanto abbiamo la consapevolezza che, con il nostro modo di giocare, riusciremo a creare tante occasioni, ed è un peccato dissipare ciò”.
Sono i primi mesi di lavoro con mister Stroppa. Che allenatore è? Puoi parlarci di com’è lavorare con lui e di come si relaziona ai giocatori?
“Il mister mi ha sorpreso. È esigente ma, al contempo, è sempre disponibile con i calciatori. Ci dice le cose in maniera chiara e diretta, che trasmette molto bene i suoi principi di gioco. Lo ringrazio, sin da subito mi è stato vicino e, aggiungo, mi sento decisamente a mio agio nel suo modo di intendere il calcio”.
In che lingua vi parla?
“In italiano (ride, ndr). Siamo una squadra con tanti calciatori stranieri, ma capiamo tutto. A noi spagnoli, probabilmente, riesce più facile, ma anche gli altri riescono a non perdere il filo”.
Kike, ora parliamo del tuo rendimento. Sei costantemente tra i migliori in campo, e personalmente ho la sensazione che tu sia un regalo per la Serie B. Il calcio del Venezia valorizza le tue caratteristiche (tecnica, rotazioni con i compagni, movimenti costanti). Ho studiato qualche dato, così da confermare le sensazioni nate guardando le partite: sei il quarto calciatore del Venezia per tiri totali, il terzo per passaggi sia tentati che completati, il primo per tackles nell’ultima porzione di campo degli avversari. Parlando delle posizioni che occupi, passi all’essere il primo costruttore della manovra al giocare sotto-punta, come ad esempio accaduto contro il Palermo. Sei totale. Sono cose che tu in campo avverti?
“Grazie, in primis, per queste parole. Mi sento in un certo senso rilassato, il mister ci trasmette questa forma di serenità che, personalmente, traduco in un tangibile divertimento che provo nel giocare per il Venezia. Ogni allenamento è piacevole, così come le partite. Per me è la prima volta in Serie B, non sapevo come sarebbe andata, dato che più persone mi avevano già riferito delle difficoltà del campionato. Sto giocando con naturalezza, libertà, cose per me fondamentali, perché so che così posso aiutare la squadra. Mi auguro che tutto possa continuare così e, perché no, migliorare ulteriormente, perché questa realtà merita tanto”.
Hai all’attivo più di 100 partite in Liga e sfide contro campioni di livello mondiale (hai giocato con Falcao, Pastore, Ben Arfa e contro Messi, Suarez, Benzema, Vinicius, Lamine Yamal), e ora credo tu sia in un momento di carriera in cui dall’essere il giovane della squadra sei diventato una guida. Senti questo status e, in misura più ampia, in che fase del tuo percorso sei?
“Esatto, è così: sono passato dall’essere un giovane, con tutta la timidezza che accompagna ciò, a un ruolo più importante per la squadra. Il Direttore Antonelli mi ha fatto percepire sin da subito quest’importanza che avrei rivestito e la fiducia che riponeva in me. Sto bene, sono felice, mi diverto giocando a calcio, che per me è sempre stata la cosa più importante.
La più classica delle conclusioni. Qual è l’obiettivo del Venezia in questa stagione? Non ti chiedo di sbilanciarti chissà quanto, ma di essere sincero e realista come sei stato finora. In aggiunta a ciò, inevitabile chiederti il tuo obiettivo personale.
“Parlerei, in primis, degli obiettivi di gruppo. Vogliamo chiaramente lottare per la promozione, sono sicuro che venderemo cara la pelle e saremo fino alla fine nelle posizioni alte di classifica. Lavoriamo tanto e bene in settimana, il campionato sarà lungo e ostico ma non ci faremo trovare impreparati, perché è ciò che la società e il mister desiderano e, a mio avviso, meritano. Il progetto del Venezia è incredibile, lo dico con convinzione. Detto ciò, a livello personale, non posso desiderare altro che continuare così, divertendomi e sentendomi importante, senza mai venire meno alla missione principale, quella di aiutare la squadra”.









































