ESCLUSIVA PSB – Verso Cesena-Palermo, il doppio ex Rinaudo: “Squadre in salute, sarà una partita aperta” | OneFootball

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·25 de setembro de 2025

ESCLUSIVA PSB – Verso Cesena-Palermo, il doppio ex Rinaudo: “Squadre in salute, sarà una partita aperta”

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Sarà la sorpresa che ospita la corazzata, il talento cristallino di Shpendi che sfiderà l’infallibilità di Pohjanpalo, la meticolosità del gioco di Filippo Inzaghi confrontata alla spensieratezza che hanno messo in campo fino ad oggi gli uomini di Michele Mignani. Cesena-Palermo, in programma sabato 27 settembre al Manuzzi (ore 15), è una di quelle sfide al vertice che promette grande spettacolo e che nessun appassionato di questo sport, a detta nostra, dovrebbe perdersi. PianetaSerieB ne ha parlato con Leandro Rinaudo, che conosce bene tanto la piazza bianconera quanto quella sicula.


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Iniziamo a parlare del Palermo, grandissima favorita per la promozione in Serie A. Dove può arrivare quest’anno?

“Il Palermo è una squadra forte, costruita in maniera profonda in modo tale da poter contare sui cambi che possano subentrare e risolvere qualsiasi momento, senza far sentire l’assenza di chi sta giocando con più continuità. È un organico costruito per vincere, con una forza sotto il punto di vista tecnico, fisico e dell’esperienza per determinati giocatori. Sicuramente è la grande favorita per la vittoria del campionato. È vero, la Serie B non è per nulla scontata, ma è ben visibile che il Palermo sia una corazzata e abbia i pronostici dalla propria parte. È allenata da un mister che è una certezza per la categoria, per l’esperienza e la capacità che ha nello sviluppare e gestire un gruppo sotto il punto di vista anche morale, non solo tecnico. Le condizioni per salire in Serie A ci sono tutte”.

A proposito di corazzata. Già nella scorsa stagione dopo il mercato di gennaio il Palermo era tra le maggiori candidate alla salita per il blasone della squadra. Quali errori non dovrà fare Inzaghi?

“Palermo è particolare sotto il punto di vista positivo e sotto il punto di vista negativo. È una piazza che dà tanto e, se si accende l’entusiasmo, può essere una marcia in più per la squadra e per Pippo. Normale che sia determinante la continuità dei risultati per mantenere acceso l’entusiasmo, come sta accadendo adesso. Inzaghi è stato bravo fin dal primo momento a toccare i punti giusti con la piazza e con i giornalisti. Lo conosco bene perché ho avuto il piacere di lavorarci insieme a Venezia, è un allenatore che ci tiene alla cura dei particolari, molto puntiglioso. È bravo, per questo non cadrà nell’errore di pensare di potercela fare con tranquillità. Sono sicuro che sappia cosa trasmettere alla squadra per mantenere alta l’attenzione”.

Ha appena citato il Venezia, che questo weekend ha perso contro il Cesena, grande sorpresa in queste prime giornate. Come commenta questo avvio di stagione dei bianconeri?

“Lo scorso anno è stato fatto un lavoro eccezionale da parte del club, del direttore sportivo, del d.g. Corrado Di Taranto e, soprattutto, da parte di Michele Mignani, allenatore che dà delle certezze importanti in categoria. Il club ha dato continuità alla guida tecnica. Ho visto una squadra costruita bene da Fusco, con giocatori di categoria e con giovani che hanno voglia di mettersi in mostra. Con la mano di Mignani sta venendo fuori in bel mix, all’interno di una piazza che vive di calcio, ambiziosa. Sono arrivati questi risultati, ma non si può pensare che i bianconeri possano avere la continuità del Palermo per le differenze nella rosa e nelle forze a disposizione. Hanno comunque iniziato molto bene.”

La conferma di Mignani è stata all’insegna della continuità di cui ha parlato lei. Nel corso dell’estate sono rimasti anche giocatori come Shpendi e Klinsmann.

“Credo che siano state situazioni in cui sono state incastrate dinamiche che hanno portato alla permanenza di questi giocatori. Penso che di fronte alle giuste offerte il Cesena avrebbe valutato molto concretamente, come è giusto che sia. Secondo me sono rimasti perché alla fine non si sono concretizzate determinate situazioni per portare le trattative in chiusura.”

In vista di sabato qual è il suo pronostico?

“Sarà una partita aperta, tra due squadre in salute, soprattutto mentale. Si affronteranno a viso aperto, perché in un momento di positività l’inerzia dei giocatori che vivono la partita in campo propende in avanti. Allo stesso tempo sarà un confronto tattico, ma credo che il Palermo nella sua profondità abbia qualcosa in più. Comunque, può succedere di tutto tra due squadre che stanno mostrando qualcosa di positivo per questo campionato che non smette mai di stupirci”.

Per lei un’esperienza anche al Bari. Un avvio di stagione complicato per i biancorossi, dov’è che Caserta deve lavorare per invertire questa rotta?

“Bari è una piazza stupenda. Quando ci sono stato ho respirato il calcio in giro per la città. I tifosi sono meravigliosi e la storia è importante. L’anno scorso è stato travagliato tra alti e bassi, quello precedente ancora di più, e ora si sta facendo fatica a trovare la giusta quadra. Sono sicuro che Magalini e Caserta sapranno cosa fare, da ottimi professionisti quali sono. La calma in determinati momenti, come questi, è essenziale per trovare la retta via. Si deve essere fiduciosi per il proseguo del campionato. I valori ci sono, sia per la guida dirigenziale, dove lavora una figura come Magalini, che in campo con Fabio Caserta. La calma è la virtù dei forti, sono sicuro che ne usciranno.”

Lei ha detto che con Inzaghi ha lavorato ai tempi del Venezia. Dice che questo avvio di stagione sia legato di più alla retrocessione dalla Serie A o al mercato che ha visto addii illustri?

“È una squadra a mio avviso forte, con valori importanti. La allena un tecnico forte per la Serie B, ma non è come il Palermo, con giocatori già strutturati per la categoria. Serve tempo per trovare quella giusta alchimia dal punto di vista tattico e tecnico per quelle che sono le richieste di Giovanni Stroppa. Credo che Antonelli abbia fatto un lavoro eccezionale, ha risolto una situazione finanziaria complessa e ha vinto il campionato due anni fa. In Serie A ha lottato per la salvezza, e mi è dispiaciuto molto per la retrocessione, anche perchè Di Francesco se la sarebbe meritata per quanto espresso. È stata fatta una squadra molto importante, giovane. Il tempo farà venire fuori il miglior Venezia per i valori e le qualità dell’organico, a cui si aggiunge la guida tecnica di Antonelli e di Stroppa, che, come Inzaghi, è una garanzia per la categoria.”

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