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·27 de outubro de 2025

Esonero Tudor (Gazzetta): è caduta libera! Ore di profonda riflessione in casa Juve. 3 nomi per il post, ma nel club non sono tutti d’accordo

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Esonero Tudor (Gazzetta): ore di profonda riflessione in casa Juve. 3 nomi per il post, ma nel club non sono tutti d’accordo. Le ultimissime

Quattro partite senza segnare e tre sconfitte consecutive: la Juventus sprofonda in una crisi che impone una riflessione immediata sul futuro della panchina. L’assenza di una vittoria, quella “svolta” tanto agognata per raddrizzare la stagione, ha riacceso le discussioni ai vertici del club. Tornano così a circolare nomi pesanti per l’eventuale successione: quelli di Luciano Spalletti e Roberto Mancini, affiancati dalla candidatura, economicamente più sostenibile, di Raffaele Palladino. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.

ESONERO TUDOR – La posizione di Igor Tudor è inevitabilmente sotto stretta osservazione. La società non può ignorare un autunno “più nero che bianco” sul piano dei risultati, ma la preoccupazione maggiore riguarda la guida tecnica. Tudor sembra aver smarrito la direzione: alla squadra mancano equilibrio e identità, stravolta da continue variazioni tattiche. L’allenatore, che inizialmente appariva tatticamente monolitico, nelle ultime uscite ha cambiato modulo più volte. L’ultimo esempio contro la Lazio, quando all’intervallo ha rispolverato la difesa a quattro, messa in soffitta dopo il 2-0 subito a Como.


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Questi continui cambiamenti tattici non aiutano la squadra. Persino Kenan Yildiz, apparso inarrestabile a inizio stagione, ora sembra costretto a inventare calcio da solo, con giocate estemporanee non supportate da un ecosistema di squadra che lo valorizzi.

A complicare un eventuale esonero c’è il fattore economico: avere ancora Thiago Motta a libro paga non facilita un nuovo cambio, specialmente se si puntasse a ingaggi pesanti come quelli degli ex CT Spalletti o Mancini. Tuttavia, i risultati parlano di una squadra in caduta libera, uno scenario che nessuno immaginava solo un mese fa.

Per mostrare la porta a Tudor, cui è stato rinnovato il contratto solo pochi mesi fa, serve però l’unanimità nella “stanza dei bottoni”. Questo fattore al momento manca. Il club è in una fase di confronto acceso: da un lato c’è chi, persa la pazienza, vorrebbe un cambio immediato; dall’altro, c’è chi preferirebbe concedere una fiducia a tempo, almeno fino alla partita di mercoledì contro l’Udinese, ultimo appuntamento del terribile calendario autunnale bianconero.

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