Fair Play Finanziario, le sanzioni UEFA: multa da 3 milioni alla Roma, salvi Milan e Inter. Stangata record per il Chelsea | OneFootball

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·05 de julho de 2025

Fair Play Finanziario, le sanzioni UEFA: multa da 3 milioni alla Roma, salvi Milan e Inter. Stangata record per il Chelsea

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La Camera di Controllo Finanziario dei Club UEFA ha emesso le prime sanzioni per violazioni del Fair Play Finanziario nella stagione 2024-2025. A pagare il prezzo più alto sono la Roma e, a livello internazionale, il Chelsea. Salvi Milan e Inter.

Fair Play Finanziario, le sanzioni UEFA: multa da 3 milioni alla Roma, salvi Milan e Inter. Stangata record per il Chelsea

Arrivano le prime decisioni ufficiali da parte della UEFA in merito al rispetto del Fair Play Finanziario nella stagione conclusasi nel 2024. A fare il punto è la Camera di Controllo Finanziario dei Club (CFCB), che ha comunicato le sanzioni inflitte ai club monitorati. Per la Roma arriva una multa da 3 milioni di euro, mentre possono tirare un sospiro di sollievo Milan e Inter, che risultano in regola con i parametri economici stabiliti.


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Roma sanzionata per il mancato rispetto del target finanziario Secondo quanto reso noto dalla UEFA, la Roma ha superato di poco il target finanziario intermedio fissato per l’esercizio fiscale 2023-2024, violando così gli accordi presi nell’ambito del settlement agreement in vigore. Questo ha comportato l’applicazione di una multa da 3 milioni di euro, cifra contenuta rispetto ad altre sanzioni, ma che conferma la necessità per il club giallorosso di continuare a lavorare per riportare i conti entro i limiti richiesti.

La Roma, infatti, rientra tra i dieci club europei che avevano siglato un accordo transattivo con la UEFA per rientrare gradualmente nei parametri finanziari stabiliti. La mancata conformità comporta sanzioni crescenti e, nei casi più gravi, rischi di esclusione dalle competizioni europee.

La situazione degli altri club: Chelsea il più penalizzato Se la Roma deve fare i conti con una multa moderata, c’è chi esce ben più malconcio. Il club più sanzionato è il Chelsea, che dovrà colmare un disavanzo di 80 milioni di euro, da ripianare in quattro rate annuali da 20 milioni ciascuna, fino al 2029. Un chiaro segnale della stretta della UEFA nei confronti di spese fuori controllo, anche alla luce degli investimenti record messi in atto dal club londinese nelle ultime stagioni.

Situazione critica anche per:

Barcellona: disavanzo di 60 milioni di euro.

Olympique Lione: deficit di 50 milioni e rischio esclusione dalle coppe europee per la stagione 2025/26 in caso di retrocessione in Ligue 2.

Aston Villa: da sanare un gap di 20 milioni di euro.

Hajduk Spalato: multa di 1,2 milioni.

Per questi club sono stati concordati accordi di durata variabile (2, 3 o 4 anni), durante i quali dovranno dimostrare di poter tornare in regola con il Regolamento UEFA sulla sostenibilità finanziaria. L’obiettivo fissato è quello di raggiungere la piena conformità entro il termine stabilito: stagione 2026/27, 2027/28 o 2028/29, a seconda del singolo accordo.

Milan e Inter in regola: rispettati i parametri UEFA Notizie positive per le due principali squadre milanesi: sia Milan che Inter hanno rispettato pienamente gli obiettivi finanziari intermedi previsti per l’esercizio fiscale conclusosi nel 2024. Insieme a loro risultano in regola anche:

Monaco

Olympique Marsiglia

Paris Saint-Germain

Beşiktaş

Trabzonspor

Royal Antwerp

Per questi club non sono previste sanzioni e il percorso di monitoraggio proseguirà senza ulteriori restrizioni.

La nuova strategia UEFA: più rigore e sostenibilità a lungo termine Le sanzioni annunciate confermano la volontà della UEFA di applicare in maniera stringente i principi del nuovo Fair Play Finanziario, evoluto oggi in un sistema più orientato alla sostenibilità economica dei club. L’obiettivo non è solo limitare i deficit, ma promuovere una gestione sana e responsabile, che eviti squilibri finanziari eccessivi e garantisca la competitività a lungo termine del calcio europeo.

Il messaggio è chiaro: anche i club più blasonati non saranno esentati dai controlli e dovranno adeguare i propri bilanci alle regole comuni. Il futuro del calcio passerà sempre più attraverso la solidità finanziaria oltre che dai risultati sportivi.

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