Juventusnews24
·19 de outubro de 2025
Fernando Orsi dubbioso su Tudor: «È solo la punta dell’iceberg, ma ci sono due aspetti di lui che non mi convincono affatto»

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·19 de outubro de 2025
Una sconfitta che apre il processo, una crisi che non è solo di risultati, ma anche di identità. Il giorno dopo il clamoroso ko della Juventus sul campo del Como, l’ex portiere e allenatore Fernando Orsi, dagli studi di Sky Sport, ha analizzato senza mezzi termini la situazione della squadra di Igor Tudor. Per l’opinionista, il tecnico croato è solo la punta dell’iceberg di un problema più profondo, ma le sue continue rotazioni non aiutano a trovare una soluzione.
Secondo Orsi, il problema principale di questa Juventus è la mancanza di un’identità chiara, un difetto che nasce da lontano ma che la gestione attuale non sta riuscendo a correggere. L’opinionista ha criticato aspramente la politica del turnover continuo adottata da Tudor, considerandola un fattore che crea confusione e dubbi all’interno dello spogliatoio, invece di certezze.
L’ANALISI DI ORSI – «Tudor è solo la punta dell’iceberg, ma questa situazione nasce da lontano. Però l’identità come la trovi dentro ad una squadra? Quando un allenatore fa delle scelte. Andando avanti con i suoi 9, 10, 11 giocatori. Ne cambi uno magari. Invece Tudor cambia moduli e giocatori di partita in partita facendo venire qualche dubbio alla squadra».
L’analisi dell’ex portiere è una critica diretta al metodo di lavoro del tecnico bianconero. Per trovare un’identità, secondo Orsi, un allenatore deve fare «delle scelte», deve puntare su un nucleo forte di «9, 10, 11 giocatori» su cui costruire il proprio progetto. Invece Tudor «cambia moduli e giocatori di partita in partita», una strategia che, lungi dal tenere tutti sulla corda, finisce per «far venire qualche dubbio alla squadra». I giocatori, senza punti di riferimento stabili, faticano a trovare automatismi e certezze.
Orsi riconosce che Tudor è solo la «punta dell’iceberg», ammettendo che i problemi della Juve nascono da più lontano, probabilmente da errori di programmazione e da una rosa non costruita in modo ottimale. Tuttavia, sottolinea come la gestione attuale non stia aiutando a risolvere questi problemi strutturali, ma anzi rischi di aggravarli, creando ulteriore confusione in un ambiente che avrebbe invece bisogno di stabilità. La ricetta di Orsi è chiara: servono scelte forti, serve definire una squadra titolare, serve dare un’identità a questa Juve. Altrimenti, il rischio è quello di continuare a navigare a vista, senza una rotta precisa.
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