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·11 de setembro de 2025

Fiorentina: da "ambizione" adesso la parola d'ordine è "vincere qualcosa"

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Nella giornata di ieri si è tenuta la consueta conferenza stampa di fine mercato nella quale ha preso la parola il diretto sportivo Daniele Pradè. Questa mattina sulle colonne del Corriere dello Sport si può leggere il commento alle sue parole del noto giornalista Alberto Polverosi a proposito del vero obiettivo della Fiorentina di questa stagione, ovvero quello di vincere un trofeo. Ecco di seguito alcuni estratti.

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Fiorentina (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images via One Football)

Pioli alla Fiorentina per vincere  L'anno scorso la parola-chiave della Fiorentina era “ambizione”. Voleva dire tutto e niente. Non è stato tutto, ma nemmeno niente (65 punti). Quest’anno è “vincere”. Vincere qualcosa" Pioli è qui per questo, per riempire un vuoto di un quarto di secolo. L’ultimo trofeo conquistato dalla Fiorentina risale al 2001, la Coppa Italia vinta da Vittorio Cecchi Gori presidente, Mancini allenatore, Rui Costa capitano e Chiesa (Enrico) prima punta. Quella squadra era alle soglie di una retrocessione e poi di un fallimento. Con i Della Valle e Prandelli, è tornata in Champions, con Montella e Paulo Sousa ha fatto l’Europa League e infine con la creazione della Conference è diventata una sua habitué. È la terza coppa europea, in ordine di importanza e di spessore tecnico e poche squadre, anche in questa edizione, appartengono allo stesso livello dei viola.  Alla Fiorentina è cresciuta l'ambizione, le coppe un obiettivo vero  Per vincere la Conference League bisogna giocare però quindici partite, il viaggio è lungo e anche se non si tratta di Champions c’è sempre qualche insidia. Per vincere la Coppa Italia di partite ne bastano cinque e qui dipende anche dalle avversarie. [...] Nella conferenza stampa di ieri, Pradé ha parlato di cifre: il mercato, secondo i dirigenti viola, si è chiuso con un disavanzo di 60 milioni e contemporaneamente il monte ingaggi è cresciuto. Allo stesso modo è cresciuta l’ambizione che, da termine piuttosto aleatorio, ha preso forma e sostanza e si è trasformato in “vincere qualcosa

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