Calcionews24
·19 de julho de 2025
Fiorentina, Frey: «Mi piace che si parli di progetto, da fuori vedo molte cose positive; meglio io o De Gea? Fortunati ad averlo in porta»

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·19 de julho de 2025
In visita al Viola Park per osservare da vicino la preparazione estiva della Fiorentina, Sebastien Frey ha ritrovato il profumo dell’erba e le atmosfere di un tempo. L’ex portiere francese, protagonista in maglia viola tra il 2005 e il 2011, ha espresso grande fiducia nel nuovo corso gigliato, sottolineando l’importanza della parola “progetto” e l’esperienza di chi ha scelto di restare. Tanti i temi toccati, dal valore del gruppo alle finali perse, fino all’elogio a De Gea e al potenziale di Martinelli. E alla fine, con un sorriso, anche un confronto tra vecchio e nuovo numero uno.
IL PROGETTO VIOLA – «Già sentire la parola progetto mi fa piacere perché io venni qui proprio all’interno di un progetto di tornare ai vertici. Non nascondo che questa stagione rivedo un po’ questa cosa qua, come quando c’ero io. Pioli ha vinto ed è tornato a Firenze, ma a me a volte veniva da tirare gli orecchi a chi parlava di fallimenti in questi anni perché sono state giocate 3 finali… Io avrei pagato per giocarne anche solo una. Questa stagione con il nucleo che è rimasto e con nuovi innesti la Fiorentina può tornare competitiva».
MERCATO E CONTINUITÀ – «Il mercato è ancora aperto e il mister avrà una sua idea su chi puntare. Il mister è bravissimo a creare il gruppo giusto, quindi massima fiducia in lui. So che le idee sono molto chiare e ripartire dal 70 per cento della rosa della scorsa stagione significa avere un vantaggio. E magari le finali perse possono essere uno stimolo per tornare e vincerle».
GLI OBIETTIVI – «L’asticella per la Fiorentina è già molto buona. Questa squadra ha giocatori di grande esperienza, basti pensare a un portiere come De Gea che ha scelto di restare a Firenze. Non è casuale: da lontano vedo segnali positivi».
DE GEa E MARTINELLI – «Se mi facevate questa domanda l’anno scorso avrei detto che era meglio andare a giocare per lui, perché è un ragazzo talentuoso ma deve far vedere cosa può dare. Ma a questo punto, se Stefano gli dà un po’ di spazio in stagione gli servirà come esperienza perché la Fiorentina è una squadra importante. Io poi non auguro del male a nessuno ma in prospettiva futura David non ha più 20 anni e crearsi il portiere del futuro in casa è una gran cosa».
FREY O DE GEA? – «Ditelo voi (ride ndr). Io ho fatto sei anni qui, David uno: rifatemi la domanda dopo sei stagioni di De Gea a Firenze. Dico solo che la Fiorentina è fortunata ad avere un portiere di questo livello».