Florenzi su Lautaro Martinez, dichiarazioni che fanno discutere: ecco che cos’ha detto l’ex terzino | OneFootball

Alessandro Florenzi ha parlato di Lautaro Martinez, rilasciando alcune dichiarazioni che stanno facendo discutere non poco

Ospite negli studi di Sky Sport, l’ex terzino del Milan Alessandro Florenzi ha offerto una prospettiva tecnica estremamente lucida sulle caratteristiche di uno degli attaccanti più difficili da affrontare in Serie A: il capitano dell’Inter, l’argentino Lautaro Martínez.

Florenzi, che conosce bene le dinamiche dei duelli ad alta intensità, soprattutto quelli dei Derby, si è soffermato in particolare sullo stile di gioco del “Toro”, svelando i “trucchi del mestiere” che rendono il bomber nerazzurro letale non solo in fase realizzativa, ma anche nella gestione della palla spalle alla porta.

L’uso scaltro del corpo: il segreto di Lautaro

Secondo l’analisi dell’ex difensore rossonero, la grandezza di Lautaro risiede meno nella tecnica pura e più nell’uso scaltro e costante della sua fisicità per disorientare e sbilanciare il marcatore diretto. Non si tratta di attendere passivamente il pallone, ma di creare attivamente lo spazio attraverso il contatto fisico preventivo.

Florenzi ha descritto in maniera colorita ma efficace la sequenza d’azione dell’argentino, spiegando come il centravanti “lavori” il difensore ai fianchi prima ancora che il pallone arrivi. La chiave è l’imposizione fisica, sintetizzata nell’espressione: «Lautaro prima che arriva il pallone ti viene addosso, e te ne dà una. Poi mentre sta arrivando ancora, ti dà un’altra botta, e poi prende la palla».

Cattiveria agonistica: il “io te meno” del Toro

L’ex difensore ha spiegato chiaramente che, se l’attaccante argentino giocasse in modo statico e attendesse il pallone, verrebbe sistematicamente anticipato dai difensori. La sua forza sta in quella “cattiveria” agonistica e nell’imporre la propria presenza per assicurarsi il possesso, un’abilità fondamentale nel calcio moderno.

Il “io te meno” di cui parla Florenzi è un’espressione metaforica che descrive la sua abilità nel sbilanciare l’avversario. Questa analisi è un vero e proprio attestato di stima professionale da parte di chi, con la maglia del Milan, ha dovuto spesso confrontarsi direttamente con la forza e l’astuzia di Lautaro Martínez in campo.

Florenzi ha dunque messo in luce che il successo del capitano nerazzurro è un mix di doti fisiche e intelligenza tattica, che gli permette di trasformare ogni duello in una potenziale opportunità offensiva per la sua squadra.