Calcionews24
·23 de agosto de 2025
Freuler: «Esiste un Bologna-Style. Arrivati giocatori fortissimi, questi i nostri obiettivi. Italiano non dice cazzate…»

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·23 de agosto de 2025
Oggi il Bologna riparte dall’Olimpico 101 giorni dopo aver vinto la Coppa Italia in quello stadio. A La Gazzetta dello Sport Remo Freuler, una delle colonne rossoblu, ha raccontato le emozioni della vigilia.
GASPERINI ALLA ROMA – «Strano sì (sorride, ndr). Ma sarà solo questione di abitudine dai. Con l’Atalanta ha fatto la storia, è stato dieci anni. Detto questo, una cosa è certa: dovremo partire spediti. Fare punti. Meglio affrettarsi che dover rincorrere. Quest’anno avremo ancora la Coppa Italia che se fatta bene diventa bellissima. L’Europa League, ma in campionato si possono fare più punti, si deve migliorare. E poi…».
LA SUPERCOPPA – «Si può fare…».
ITALIANO VA SEGUITO – «Certo: un allenatore che arriva per tre anni in finale non è un caso. E la quarta l’ha vinta. È forte».
NDOYE E AEBISCHER – «Mi mancano. Sono amici e grandi compagni ma almeno li vedrò fra due settimane in nazionale… Dan mi aveva chiesto alcune cose in ritiro, sì: lui e Michel sanno cosa sono diventati qui, e per questo ringraziano tantissimo, ma poi se troveranno il meglio per sé nei posti in cui sono ora, beh, non so».
OBIETTIVI STAGIONALI – «Dobbiamo mantenere i livelli vissuti nelle ultime due annate: questa è la base, se vuoi avere qualcosa di più devi stare su questo piano. Cosa mi dà fiducia? Abbiamo ceduto giocatori forti ma ne sono arrivati altri fortissimi, abbiamo mantenuto un’ossatura tosta, giocarci contro è fastidioso. E abbiamo un gruppo davvero super, particolare, un capitale umano vero. Difficile trovarne uno così»
IL MISTER DICE CHE QUALCUNO HA STACCATO LA SPINA DOPO LA COPPA – «Italiano non dice cazzate. Se vinci qualcosa, poi devi sempre ripartire da zero. Sicuramente dobbiamo svegliarci e sicuramente saremo pronti: è l’inizio, a Roma davanti a 70.000 persone. La società prova sempre a migliorare la squadra. E noi pariamo sempre per qualcosa di più».
IL BOLOGNA É UN MODELLO – «Siamo cresciuti inserendo giovani e giocatori forti, piano piano. Siamo diventati forti, ci abbiamo sempre creduto nel poterlo diventare, siamo andati avanti puntando su quello che sappiamo fare, confidando nel nostro essere dentro e anche fuori dal campo. Come gioco e come comportamenti. C’è un Bologna-Style: non cambiamo con nessuno o contro nessuno».
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