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·23 de novembro de 2025

Gasperini dopo Cremonese-Roma: “Sogno scudetto? In queste posizioni di classifica è giusto sognare”

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La Roma vince contro la Cremonese e torna al primo posto, scavalcando il Napoli, in attesa del derby di Milano. Nonostante sia ancora presto per poter sognare, l’entusiasmo non manca tra i tifosi che vorrebbero riportare nella Capitale uno scudetto che manca dal 2001. Ne ha parlato anche Gasperini nel post partita, ai microfoni di Dazn.

Roma prima dopo dodici gare, i tifosi sognano. Gasperini: “Giusto sognare”

Continua a convincere la Roma di Giampiero Gasperini, che nella gara delle 15 si è imposto allo Zini di Cremona, contro gli uomini di Nicola per 1-3. Al momento i giallorossi si trovano primi con 27 punti. In caso di vittoria dell’Inter nel derby, andrebbero a pari punti con i capitolini, altrimenti, la Roma si troverebbe in solitaria dopo 12 giornate. I tifosi non potrebbero essere più contenti e intanto c’è una parola che sta iniziando a circolare, che al momento resta ancora un sogno: scudetto.


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Ne ha parlato anche Giampiero Gasperini a Dazn nel post partita della vittoria dello Zini.

“Sogno scudetto? L’ho già spiegato bene, intanto cerchiamo di continuare a giocare cosi ma, sicuramente, quando sei in queste posizioni di classifica è giusto sognare. Sappiamo che si avverano raramente, ma è anche bello viverli. Finché si può dobbiamo portarlo avanti, facciamo finta di svegliarci e ci addormentiamo un altro po’ per allungarlo”. Gasp è sorridente nel post partita della vittoria della sua Roma per 3-1 a Cremona: primo posto confermato e in anche in solitaria, certo in attesa del risultato del derby milanese. Reti di Soulé, Wesley e Ferguson, finalmente sbloccatosi: “Siamo contenti per lui, ma è stato un gol importantissimo per la squadra. Si vedeva che avevamo le chance per segnare e che stavamo giocando bene, il secondo gol ci ha fatto capire che avremmo potuto vincerla”. Anche coi cambi, visto il raddoppio proprio di un subentrato Ferguson su assist di El Aynaoui, altro innesto dalla panchina: “I cambi servono e io li utilizzo tutti, se ne avessi di più ne farei altri, ma in generale i cinque cambi non sono una cosa che mi entusiasmano. È qualcosa nato al tempo del Covid, ma il calcio è anche fatto di resistenza, le squadre più preparate vengono fuori nei novanta minuti, cambiarne mezza rende la partita più equilibrata ma, a volte, meno bella”.

Francesco Landi

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