Gol Orban, quanti dubbi sul rigore concesso al Verona contro la Juve: il braccio di Joao Mario e il penalty quasi parato da Di Gregorio. Cosa è successo | OneFootball

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·20 de setembro de 2025

Gol Orban, quanti dubbi sul rigore concesso al Verona contro la Juve: il braccio di Joao Mario e il penalty quasi parato da Di Gregorio. Cosa è successo

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Gol Orban, quanti dubbi sul rigore concesso al Verona contro la Juve: il riepilogo di quanto accaduto

Episodio cruciale e carico di polemiche allo Stadio Bentegodi, che cambia il volto della partita tra l’Hellas Verona e la Juventus proprio sul finire del primo tempo. Al 42′ minuto, l’arbitro ha concesso un calcio di rigore ai padroni di casa in seguito a un lungo controllo al VAR per un tocco di braccio in area di Joao Mario. Una decisione che ha permesso al Verona di pareggiare ma che ha lasciato non pochi dubbi, alimentati dall’analisi in diretta dell’ex arbitro Luca Marelli per DAZN.

Dal dischetto si è presentato l’attaccante dell’Hellas, Gift Orban, che al 43′ ha trasformato il penalty con un pizzico di fortuna. Michele Di Gregorio, il portiere bianconero, aveva intuito la traiettoria del tiro ed era anche riuscito a toccare il pallone, che però si è insaccato ugualmente in rete per il gol dell’1-1.


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A far discutere, però, è l’origine del calcio di rigore. L’episodio ha scatenato un forte dibattito e l’opinione di un esperto come Luca Marelli ha dato voce ai dubbi di molti. Secondo il commentatore di DAZN, la decisione arbitrale è, quantomeno, molto severa.

PAROLE«C’è stato un tocco di braccio di Joao Mario che si è visto precipitare il pallone mentre il braccio era in chiusura ma potrebbe essere OFR, a mio parare considerando la posizione del Verona davanti potrebbe essere considerato inaspettato».

Gol Orban: l’analisi di Marelli sul tocco di braccio di Joao Mario

Secondo l’analisi di Marelli, sebbene il contatto tra il pallone e il braccio di Joao Mario sia avvenuto, la dinamica dell’azione andava valutata con maggiore attenzione. Il punto chiave è che il pallone è “precipitato” addosso al difensore della Juventus in seguito a una deviazione a distanza ravvicinata di un avversario.

Questo fattore rende il pallone “inaspettato”, rendendo di fatto impossibile per Joao Mario, che aveva il braccio in un movimento congruo (“in chiusura”), evitare il contatto. Proprio questa imprevedibilità della traiettoria, secondo le attuali linee guida, avrebbe dovuto portare l’arbitro a una valutazione differente. Invece, dopo l’On-Field Review, è arrivata una decisione che ha permesso al Verona di riequilibrare il risultato e che farà sicuramente discutere anche nel post-partita.

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