Juventusnews24
·28 de novembro de 2024
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Gabriele Gravina si ricandida e ha scelto il Corriere della Sera per annunciare che il prossimo 3 febbraio proverà a essere rieletto come presidente della FIGC. Ecco le parole dopo le voci della possibile candidatura anche dell’ex Juve Del Piero in questo ruolo molto importante.
PAROLE – «Mi ricandido alla presidenza della Figc. Decisione non facile, ma ben ponderata: ho la coscienza a posto. Certe forme di aggressione che ho ricevuto nelle ultime settimane, e che non hanno precedenti in un Paese civile come l’Italia, non mi hanno impedito di andare avanti. Si è fatto di tutto per indurmi a non candidarmi. Ma non mi conoscono. Ho la capacità e la serenità di andare a testa alta e la coscienza a posto. Non ho commesso nessun reato. Sono rispettoso delle leggi e sono pronto a sottomettermi al giudizio della giustizia italiana. Però è inaudito tutto quello che mi sta accadendo. La Procura di Perugia, il Gip e il Riesame di Roma certificano che sono stato vittima di attività di dossieraggio illecita portata avanti da personaggi che hanno malanimo verso di me. Nonostante questo, si è imbastito un processo mediatico che mi lascia molto perplesso».
DECISIONE – «Sono stato tentato più volte di chiudere il mio impegno in FIGC e l’avevo confidato ai responsabili delle componenti che mi hanno sempre sostenuto. Tuttavia, avevo un impegno morale con loro. Bisogna completare un percorso condiviso. È stata una scelta sofferta, non facile, ma responsabile».
INCHIESTA PENALE APERTA – «Il pm ha già fatto per due volte richiesta di sequestro dei beni, e per due volte è stata rigettata. Sul piano giudiziario ne sono uscito indenne, eppure sono stato infangato».
CRITICHE RICEVUTE – «Abbiamo raggiunto il miglior risultato possibile. Siamo andati oltre lo Statuto della Premier League, che prevede un diritto di veto: io l’ho tolto. La Lega aveva un peso minore, ora è leader tra quelle professionistiche. Lo hanno capito anche i presidenti che hanno deciso di non impugnare la riforma».
COME VERRA’ PRESA SUA CANDIDATURA – «Più di qualcuno, anche figure influenti, ha espresso consenso nei miei confronti. Tuttavia, è giusto che si concentrino prima sulla scelta della loro governance. La Lega di A ha ottenuto, grazie al nostro intervento e non a una legge dello Stato, un’ampia autonomia. Credo che discuteranno della candidatura solo una volta risolte le loro questioni interne».
CANDIDATURA DEL PIERO – «Non entro nel merito. Alex è stato un grande campione, ha dato molto al calcio mondiale e alla maglia azzurra. Ho provato a coinvolgerlo in Federazione, ma i suoi impegni lo hanno sempre portato lontano. Però ci vuole qualcuno che ti candidi. E questo vale anche per lui».