Il Bologna di Italiano scrive un’altra pagina di storia: Inter k.o. ai rigori dopo l’1-1 sul campo, i rossoblù contenderanno al Napoli la Supercoppa | OneFootball

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·19 de dezembro de 2025

Il Bologna di Italiano scrive un’altra pagina di storia: Inter k.o. ai rigori dopo l’1-1 sul campo, i rossoblù contenderanno al Napoli la Supercoppa

Imagem do artigo:Il Bologna di Italiano scrive un’altra pagina di storia: Inter k.o. ai rigori dopo l’1-1 sul campo, i rossoblù contenderanno al Napoli la Supercoppa

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La prima semifinale di Supercoppa Italiana, oggi nota come EA Sports FC Supercup e di casa in Arabia Saudita, è andata in archivio ieri: il Napoli ha superato 2-0 il Milan e aspetta di scoprire quale sarà la sua avversaria nell’ultimo atto. Una delle due squadre che si contendono il posto è il Bologna, con Italiano che torna al 4-2-3-1 e recupera Skorupski tra i convocati ma non può ancora schierarlo, dunque in porta si affida nuovamente a Ravaglia. La difesa è composta da Holm, Heggem, Lucumí e Miranda, mentre in mediana si dispongono Moro e Pobega; nel reparto offensivo viene poi rispolverata l’artiglieria pesante, con Odgaard che agisce dietro a Castro, mentre a Orsolini e Bernardeschi è affidato il compito di creare scompiglio sugli esterni. L’avversaria, sul prato dell’Al-Awwal Park di Riyadh, è l’Inter, attuale capolista della Serie A: Chivu non rinuncia al suo 3-5-2, rilancia Josep Martinez tra i pali e come coppia d’attacco sceglie quella composta da Bonny e Thuram.


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È proprio Thuram, dopo appena settanta secondi, a portare in vantaggio il Biscione: Bastoni approfitta di un appoggio sbagliato da Orsolini, parte in slalom da centrocampo e arrivando sul lato corto dell’area pennella uno splendido cross verso il secondo palo, su cui l’attaccante francese si avventa in acrobazia bucando Ravaglia. Per il BFC è una doccia gelata, ma i rossoblù non difettano certo in carattere e iniziano a chiudere i rivali nella loro metà campo, pur mancando nell’ultimo passaggio. Al 21′ arriva la prima conclusione nello specchio dei felsinei: Holm giunge sino alla linea di fondo e mette in mezzo una palla rasoterra che Bernardeschi prova a chiudere col suo mancino, ma il tiro gli esce troppo centrale e Martinez lo respinge.

Al 30′ va in scena un duello aereo tra Castro e Bisseck in area, il nerazzurro colpisce la sfera col polso e la sala VAR richiama Chiffi per segnalargli l’evidente irregolarità che a lui era sfuggita. Terminato un lunghissimo consulto a bordocampo, l’arbitro decide per il penalty, e dal dischetto Orsolini trafigge Martinez con freddezza: 1-1 e tutto riaperto. Dopo l’esultanza, però, arriva subito una brutta notizia: Bernardeschi subisce fallo, cade male sulla clavicola ed è costretto a uscire, rilevato da Rowe. Il recupero è insolitamente corposo proprio a causa di questo stop e della lunga review, e proprio allo scadere del tempo extra l’Inter si illude di poter trovare il nuovo vantaggio, grazie ad un tiro di Dimarco sporcato appena fuori da Lucumí: il corner non porta a nulla, Chiffi fischia due volte e le formazioni vanno all’intervallo in parità.

La prima chance della ripresa è sempre di marca milanese, ma stavolta il tiro di Luis Henrique viene deviato da Ravaglia in calcio d’angolo. Di lì a poco Castro sguscia via a De Vrij ma viene arginato da Martinez prima di riuscire a tirare, e sul ribaltamento di fronte Dimarco tenta una bella volée respinta ancora da Ravaglia. La compagine nerazzurra è in netta crescita, al 13′ Bonny sembra venir tamponato in area da Heggem ma Chiffi, che in prima battuta aveva assegnato il rigore, viene richiamato al monitor perché in realtà è il francese che allarga la gamba e commettere fallo sul norvegese: il penalty viene revocato, e Italiano prova a ridare imprevedibilità ad un Bologna che sta iniziando a farsi schiacciare, sostituendo uno stanco Orsolini con Cambiaghi. Chivu risponde mettendo dentro in un colpo solo Diouf, Frattesi e Lautaro, e allora il buon Vincenzo prosegue la partita a scacchi dando minuti a Fabbian, Ferguson e Immobile.

Al 34′ Diouf innesca Lautaro appena dentro l’area, l’argentino sprigiona il destro ma Ravaglia gli dice di no. Un solo giro di lancette più tardi è di nuovo Dimarco a cercare la rete con uno schiaffo mancino, ma la palla termina fuori alla sinistra della porta felsinea. Al 40′ è sempre l’Inter a rendersi pericolosa, perché De Vrij salta tutto solo a pochi metri dal bersaglio ma non riesce a impattare al meglio, mentre la miglior occasione del secondo tempo rossoblù capita al 45′ appena scattato sui piedi di un ex interista: dopo una percussione di Cambiaghi la sfera rimane in area, Fabbian ci si avventa e sfodera un bellissimo destro a giro, ma Martinez si distende e salva i suoi. Anche questa frazione ha un’appendice di cinque minuti, che trascorrono senza particolari emozioni e dunque portano il match ai decidersi tramite i rigori.

Dagli undici metri fioccano gli errori: Lautaro e Ferguson vanno in gol, quindi Moro trova il corpo di Martinez e Miranda tira alto, ma Ravaglia ipnotizza sia Bastoni che Bonny e Barella calcia oltre la traversa; in seguito trasformano Rowe e De Vrij e il penalty decisivo lo batte Immobile, che segna scheggiando la traversa e porta il Bologna in finale. È stata una gara dai due volti, coi rossoblù che si sono fatti preferire nel primo tempo ma nel secondo hanno sofferto le folate avversarie. Poiché questa avvincente ed emozionante serata di calcio non si poteva chiudere con un pareggio, allora è giusto che sia passata la detentrice della Coppa Italia, che si giocherà il trofeo con la squadra Campione d’Italia in carica, come avveniva in passato: per quanto si sia provato a complicare la lineare formula del torneo, alla fine saranno le due squadre che la partecipazione l’hanno meritata sul campo a darsi battaglia, lunedì prossimo sempre alle ore 20, per alzare il trofeo.

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