Calcio e Finanza
·26 de junho de 2025
Il ministro Giuli: «Verificherò definitivamente la data del vincolo su San Siro»

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·26 de junho de 2025
Il tema San Siro, oltre a essere sul tavolo della politica milanese con il Comune che farà partire a breve la trattativa con Inter e Milan, è finito anche al centro del dibattito nazionale visto che è stato affrontato quest’oggi dal ministro per la Cultura, Alessandro Giuli, in Senato.
Il ministro, rispondendo a una interrogazione dell’onorevole Elena Sironi (M5S) sull’apposizione di un vincolo per riconoscere l’interesse culturale dello stadio Meazza, evitando così il progetto di vendita del Comune di Milano, ha acconsentito di «verificare tramite gli uffici competenti gli elementi che a detta degli interroganti farebbero risalire a prima del novembre 1955 l’utilizzo del secondo anello dello Stadio San Siro. Stante anche la vicinanza della data del compimento del settantesimo dalla costruzione, inviterò i medesimi uffici a fornire un parere definitivo, segnalando peraltro la necessità di stabilire in maniera univoca la data di decorrenza dei 70 anni».
«In particolare, per quanto concerne la questione del requisito di vetustà (70 anni) del secondo anello – ha aggiunto il ministro –, il primo documento che ne attesta formalmente l’avvenuta ultimazione delle opere del contratto principale di realizzazione è il Verbale di collaudo provvisorio datato 10 novembre 1955. Pertanto, per poter avviare il procedimento di verifica dell’interesse culturale per il secondo anello è necessario attendere la data del 10 novembre 2025». Su queste basi, infatti, il Comune intende concludere l’iter di vendita in estate, anche se i vari ricorsi al Tar dei Comitati pro Meazza indicano come questo vincolo sia da apporre prima rispetto a tale data e che infatti sarebbe già stattato con l’inizio dell’anno 2025.
All’intervento del ministro Giuli, Elena Signori ha replicato proprio contestando la data del 10 novembre che è sì del verbale di collaudo ma, ha sostenuto, ci sarebbero foto documentali di partite di calcio giocate nel giugno 1955 in cui il pubblico già occupava tribune per tre quarti e la parte esterna dello stadio era già esistente. Considerando questa data si potrebbe mettere il vincolo impedendo al comune di Milano di vendita.
Per quanto attiene, invece, all’apposizione di un vincolo di tipo storico-relazionale sull’intero stadio, «posto che il Ministero, come ricordato, si è già espresso nel merito nel 2020 con parere negativo della Commissione Regionale per il Patrimonio Culturale della Lombardia, si rappresenta che l’eventuale alienazione dello stadio – ha concluso il ministro Giuli – non precluderebbe la possibile apposizione del suddetto vincolo qualora se ne ravvisassero le condizioni».