Pagine Romaniste
·04 de outubro de 2025
Il rigore sbagliato tre volte fa sorridere Beccalossi: “Sono stati peggio di me”

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·04 de outubro de 2025
Il Corriere della Sera (M. Colombo) – Sbagliare due rigori nella stessa partita non è la fine del mondo. Lo sa bene Evaristo Beccalossi, che nel 1982 con l’Inter fallì due penalty contro lo Slovan Bratislava: ieri, saputo del triplo errore della Roma, ha sorriso. “C’è chi ha fatto peggio di me”, ha detto. Contro il Lille, la Roma sotto di un gol ha avuto tre chance dal dischetto in otto minuti finali: Dovbyk ha fallito due volte — prima parato, poi ancora respinto dopo la ripetizione per irregolarità del portiere — e Soulé ha completato l’incubo con il terzo errore consecutivo. Una notte surreale, più unica che rara in Europa.
Un precedente simile risale al 1984, quando Castellini del Napoli parò tre rigori in una gara: “Serve intuito e un po’ di fortuna. Il portiere non ha nulla da perdere, la pressione è tutta sull’attaccante”, ha ricordato.
Anche l’arbitro ha avuto un ruolo cruciale. “Decisioni corrette – spiega Graziano Cesari –: il portiere deve avere almeno un piede sulla linea prima della battuta”. Ma in Serie A, si chiede qualcuno, cosa accadrebbe se un direttore di gara facesse ripetere tre volte un rigore? “Immaginate in un Juve-Milan… esploderebbero le polemiche”.