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·20 de dezembro de 2025

Immobile, destino scritto nel deserto: rigore decisivo e Bologna in finale

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Immobile torna in scena nella notte di Supercoppa a Riad, “maktub” per Ciro d’Arabia: ritorno da protagonista e Napoli nel mirino

A Riad il destino ha un nome preciso: maktub, ciò che è scritto. E nel deserto saudita la storia sembra aver scelto ancora Ciro Immobile. Sei anni dopo aver vinto una Supercoppa nello stesso stadio con la Lazio di Simone Inzaghi, l’attaccante classe 1990 si è ripetuto all’Al-Awwal Park, firmando il rigore decisivo che ha spedito il Bologna in finale di Supercoppa Italiana.

Una mattinata come tante, uno sguardo alle dune dopo colazione, poi la sera il colpo da cecchino dal dischetto. Immobile ha trasformato il penalty decisivo davanti anche ad alcuni membri dello staff di Inzaghi presenti allo stadio, chiudendo una semifinale tesissima contro l’Inter e confermando un feeling speciale con questo palcoscenico.


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Per l’attaccante campano si tratta della sesta finale di Supercoppa in carriera: due vinte con la Lazio, una con il Borussia Dortmund, una con il Beşiktaş, una persa con il Siviglia nel 2015 contro il Barcellona, senza dimenticare la semifinale del 2023, sempre a Riad. Numeri che raccontano una carriera abituata ai grandi appuntamenti.

Nel post partita, Immobile ha parlato a cuore aperto: «Il gol mi serviva, sono stati mesi di sofferenza». Il riferimento è all’infortunio rimediato alla prima giornata di campionato contro la Roma, quando dopo appena mezz’ora aveva riportato una lesione al retto femorale che lo ha tenuto fuori per circa quattro mesi. Un periodo complicato, vissuto lontano dal campo, prima del rientro graduale.

Vincenzo Italiano lo ha gestito con cautela, concedendogli solo spezzoni tra campionato e Coppa Italia. «Spero di potergli dare più minutaggio», aveva spiegato il tecnico nelle scorse settimane. A Riad, però, sono bastati pochi minuti per lasciare il segno: quel rigore era “cascato a pennello”.

«I rigori sono una lotteria, lo sappiamo – ha aggiunto Immobile – Ravaglia è stato bravissimo a pararne due. Qui ho trovato una famiglia, sono felice per la squadra». Parole che raccontano anche l’impatto umano dell’ex capitano laziale nello spogliatoio rossoblù.

Ora il Bologna guarda avanti. Lunedì, sempre all’Al-Awwal Park, la finale contro il Napoli. Immobile chiude con un sorriso e un messaggio chiaro: «Sono in forma, possiamo portarla a casa». Magari ancora una volta dal dischetto, dove il destino, nel deserto, sembra parlare la sua lingua.

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