Inter Como si preannuncia una sfida ricca di emozioni. Un primato a testa per le due lombarde in questa Serie A | OneFootball

Inter Como: numeri, protagonisti e tendenze: le ragioni per cui il match di San Siro vale molto più di tre punti

La sfida tra Inter e Como, in programma domani sera a San Siro, mette una di fronte all’altra due realtà agli antipodi per caratteristiche ma identiche nella solidità del percorso fin qui compiuto. Da un lato ci sono i nerazzurri di Cristian Chivu, miglior attacco del campionato; dall’altro i lariani guidati da Cesc Fabregas, capaci di costruire la difesa più ermetica della Serie A 2025/26. Un incrocio che i numeri raccontano alla perfezione e che spiega perché questo match rappresenti un vero banco di prova per entrambe le squadre.

Secondo i dati delle prime tredici giornate, la formazione milanese ha già realizzato 28 gol, confermandosi come la più produttiva del torneo. La varietà delle soluzioni offensive è uno dei punti di forza della squadra di Chivu, capace di colpire tanto con gli attaccanti quanto con i centrocampisti e gli esterni. Non è un caso, infatti, che la rosa nerazzurra abbia già mandato in gol 11 giocatori diversi, un dato che la colloca al primo posto a pari merito con Juventus, Atalanta e Bologna.

I numeri dei lariani e l’impatto del modello Fabregas

Dall’altra parte, il Como ha costruito la propria classifica su una fase difensiva esemplare, come testimoniano le sole 7 reti subite, miglior dato del campionato insieme alla Roma. Merito dell’organizzazione voluta da Fabregas, che ha sfruttato una linea arretrata compatta, un blocco squadra corto e un portiere affidabile per limitare la pericolosità avversaria. Il tecnico spagnolo, alla sua prima esperienza in Serie A, ha dato alla squadra una identità riconoscibile, basata sul possesso palla e sulla gestione dei ritmi, ma senza rinunciare all’equilibrio.

Un test ad alta intensità per entrambi

Per l’Inter, che arriva da due vittorie consecutive contro Pisa e Venezia, la partita rappresenta un esame significativo per misurare la continuità del reparto offensivo, soprattutto contro un avversario che concede pochissimo. Per il Como, invece, sarà l’occasione per dimostrare di poter competere anche nei contesti più ostici, contro una delle squadre più complete del torneo.