Calcionews24
·07 de novembro de 2024
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Emanuele Corazzi ha parlato in esclusiva a InterNews24 dell’inizio di stagione dell’Inter.
Calhanoglu era rientrato già nei minuti finali col Venezia, ieri si è ripreso in mano il centrocampo dell’Inter e ha deciso la gara dal dischetto. Lui una delle chiavi decisive per il successo finale considerando l’assenza, dall’altra parte, di Declan Rice?«Io ieri ero a San Siro, sono dell’idea che le partite allo stadio si vedano molto meglio rispetto che a casa, perché allo stadio vedi tutto il campo e decidi tu dove mettere i tuoi occhi. Io ieri ho seguito molto Calha perché non vedevo l’Inter dal vivo da un po’ di tempo ed è un giocatore mostruoso. Viene sempre dietro a prendere la palla, è estremamente intelligente a fare le coperture difensive quando si stacca uno dei due braccetti, ha una distribuzione dei palloni con una percentuale altissima di precisione, ha cambi di gioco. E in più ha freddezza dal dischetto, che in una gara come quella di ieri vuol dire uno o tre punti. Per me è sontuoso, per quanto mi riguarda ieri il migliore, per quanto ci siano stati altri ad aver giocato molto bene, ma per me la vera superstar è stata lui».
Domenica arriva il Napoli di Antonio Conte, che partita aspettarsi? Sarà la sfida tra le due pretendenti principali per lo scudetto?«Per l’Inter questa partita rappresenta una grande occasione, perché in campionato deve trovare quelle sicurezze di essere quello che è, ovvero la squadra più forte. Partite come quella col Napoli, se trovano un risultato positivo, ti possono dare una convinzione molto importante. Sia perché fai molto bene uno scontro diretto, sia perché togli tre punti ad una pretendente, sarebbe una mazzata. Per quanto riguarda il Napoli c’è subito un’occasione importante per rifarsi dopo la sconfitta con l’Atalanta, per Conte sarà una partita dal sapore particolare perché incontra la sua ex squadra. È una grande occasione per il Napoli, anche solo pareggiare sarebbe un risultato positivo per loro. Penso che sia un campionato dove per un po’ non ci saranno delle fughe. Questo permetterà a tutta la fascia sotto le prime tre, che sono Inter, Napoli e Juve, di provare a dar fastidio. Parlo di Atalanta, Milan, Lazio, Fiorentina… Che secondo me non hanno la rosa, il carisma e lo status per lottare per lo scudetto però tanti campionati, prendo per estremo quello del Leicester, ci insegnano che se poi le grandi balbettano, chi è dietro può lottare per insidiare le grandi. Che è un po’ quello che ha detto Gasperini ieri sera».