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·13 de setembro de 2024

Inter e Milan dicono no alla ristrutturazione del Meazza: ora puntano sul nuovo stadio a San Siro

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Inter e Milano hanno detto ufficialmente no all’ipotesi di ristrutturazione di San Siro e puntano ora a tornare sul progetto del nuovo stadio nell’area accanto all’attuale Meazza, come inizialmente previsto nel primo progetto del 2019: è questo l’esito dell’incontro tra i club e il sindaco Sala oggi in Comune.

“È appena terminato l’incontro con le due squadre, presenti sia il management che i rappresentanti delle proprietà. Noto che anche con la nuova proprietà dell’Inter l’accordo e l’unità di intenti delle squadre è molto forte. Ed è una cosa positiva in sé”, le parole del sindaco Sala dopo l’incontro.


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“Le due squadre hanno fatto lunghe analisi di fattibilità tecnico ed economiche rispetto alla ristrutturazione di San Siro, partendo da WeBulid ma cercando di ficcare le ipotesi realistiche di ristrutturazione. Sono arrivate alla conclusione che non è ristrutturabile, o per lo meno a costi accessibili e che quindi non considerano l’ipotesi San Siro come si era pensato negli ultimi mesi fattibile”.

“La loro proposta è di tornare sull’idea di un nuovo stadio nell’area di San Siro. Processo molto lungo. Ho rivisto quattro delibere, un dibattito pubblico, una delibera comunale, la resistenza all’idea del referendum. C’è dietro tanto lavoro, non si riparte da zero, ma da una serie di atti già fatti”.

“Io ne ho chiesta una sola: noi lavoreremo per questi tre aspetti, ma per avviare operativamente le procedure ho bisogno della conferma che quella sarà l’unica ipotesi per loro”.

“È stato un incontro con grande serenità. Io ho lavorato per cercare di tutelare San Siro la speranza che il progetto WeBuild fosse accettabile. Era la mia volontà politiche, poi i conti li fanno le squadre, gli investitori sono loro. Se mi dicono che avendoci lavorato approfonditamente pensano che la cifra della ristrutturazione sia molto molto elevata e a loro non conviene non posso eccepire nulla. Posso vedere positivamente l’idea di rimanere a Milano. Dobbiamo essere rapidi nel dare quello che loro chiedono, ma nel momento in cui si dichiareranno soddisfatti chiederò di avere certezza che quella è la via”.

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