Calcionews24
·11 de dezembro de 2025
Inter Liverpool, il rigore su Wirtz continua a far discutere: arriva anche la posizione dell’Uefa. Ecco chi ha sbagliato

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·11 de dezembro de 2025

La notte di Champions che ha visto protagonista la sfida Inter Liverpool continua a far discutere e a lasciare strascichi pesanti nell’ambiente nerazzurro. La sconfitta maturata a San Siro brucia ancora, soprattutto per le modalità con cui è arrivata: il calcio di rigore fischiato nei minuti finali ha acceso un’ondata di polemiche che non accenna a spegnersi. I tifosi dell’Inter hanno manifestato apertamente tutta la loro frustrazione sui social, mentre la dirigenza si dice “esterrefatta” per una decisione giudicata eccessiva e, soprattutto, evitabile. La supersfida Inter Liverpool, già carica di attesa e tensione, è stata così decisa da un episodio destinato a far discutere a lungo.
La novità più rilevante arriva però dalla UEFA, che secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport ha preso una posizione netta sulla dinamica che ha portato al rigore. Dai vertici europei filtra infatti una convinzione chiara: in un episodio del genere, il giudizio finale doveva restare nelle mani dell’arbitro in campo. L’errore principale non sarebbe quindi di Felix Zwayer, bensì del VAR, Soren Storks, che avrebbe forzato un intervento non necessario. La UEFA considera l’episodio della sfida Inter Liverpool come un caso scolastico di errata applicazione del protocollo: non si trattava infatti di un “chiaro ed evidente errore” e il VAR non avrebbe dovuto interferire.
La ricostruzione della Rosea chiarisce ulteriormente i contorni della vicenda. Una volta richiamato al monitor, Zwayer si è trovato davanti all’immagine più discussa della partita Inter Liverpool: la maglia di Florian Wirtz che si allunga vistosamente per la trattenuta di Alessandro Bastoni, allungandosi persino di trenta centimetri. Messo di fronte a quel fermo immagine, l’arbitro non ha praticamente avuto altra scelta se non quella di indicare il dischetto. Una decisione che, però, secondo la stessa UEFA non avrebbe mai dovuto dipendere dalla tecnologia, ma restare frutto della lettura dell’azione in tempo reale.
La polemica generata da Inter Liverpool non riguarda quindi solo il fallo in sé, ma il processo che ha portato alla sua valutazione. La sensazione è che Zwayer sia stato “costretto” dal monitor, vittima di un protocollo applicato senza la necessaria elasticità. Un vero e proprio cortocircuito tra campo e tecnologia, che ha finito per penalizzare l’Inter e lasciare aperta una ferita che difficilmente si rimarginerà in tempi brevi. La gara Inter Liverpool resterà così un caso emblematico nella discussione, sempre più attuale, sul ruolo del VAR nel calcio moderno.









































