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·12 de julho de 2025

Inter, Milan e i rischi del voto in aula: San Siro alla prova della verità

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La trattativa per la cessione dello stadio San Siro entra in una fase di incertezza, tra rallentamenti e richieste stringenti da parte del Comune di Milano. Secondo quanto riportato da Repubblica Milano, l’accordo tra Palazzo Marino e i fondi proprietari di Inter e Milan, inizialmente dato come imminente, ha subito uno stop dopo una riunione fiume di quattro ore tenutasi giovedì. La giornata successiva si è consumata nel silenzio, con le parti impegnate in una pausa di riflessione.

Al centro del negoziato, le condizioni poste dall’amministrazione comunale: in primis il rispetto dei vincoli anti-speculazione, la trasparenza sulla composizione della società acquirente e l’impegno economico per la riqualificazione del quartiere. La giunta guidata dal sindaco Beppe Sala insiste sull’inclusione di almeno 40 milioni di euro da destinare al territorio, richiesti già nel 2023 e ribaditi a marzo, oltre al rispetto del vincolo del 50% di verde “profondo” nell’area dell’impianto.


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L’eventuale firma del contratto, attesa entro la deadline del 31 luglio, dovrà essere formalizzata con una delibera di giunta che con ogni probabilità sarà sottoposta anche al Consiglio comunale. Un passaggio politico che si preannuncia tutt’altro che scontato.

Diverse voci della maggioranza e dell’opposizione hanno già espresso perplessità o contrarietà rispetto alla vendita. Il consigliere del gruppo misto Enrico Fedrighini ha dichiarato: «Non voterò mai la vendita dello stadio». Su posizioni simili anche i consiglieri storicamente critici, come Carlo Monguzzi (Europa Verde) e Alessandro Giungi (PD).

Dal fronte del centrodestra emergono posizioni condizionate. Il capogruppo di Forza Italia Luca Bernardo ha sottolineato: «Vogliamo capire bene quali sono le condizioni, al momento non c’è nulla di chiaro», mentre Alessandro De Chirico (FI) ha ribadito la priorità di garantire fondi per il quartiere e criticato la scelta di rendere pubblico il prezzo di vendita. Per la Lega, Alessandro Verri ha giudicato “non sbagliata” la richiesta del Comune di includere Inter e Milan nella società veicolo che dovrebbe acquisire l’impianto.

Il quadro complessivo rimane incerto, anche alla luce degli sviluppi legati all’inchiesta in corso sulla gestione del dossier. La trattativa prosegue, ma la strada verso la cessione di San Siro resta tutt’altro che in discesa.

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