Juventus FC
·22 de setembro de 2025
In partnership with
Yahoo sportsJuventus FC
·22 de setembro de 2025
A poche ore dal match contro la Torres, valido per la sesta giornata del Girone B del campionato Serie C, Giacomo Faticanti – nella consueta intervista della vigilia – ha commentato il suo avvio di stagione e quello della Juventus Next Gen.
«Sì devo dire che quello che ho fatto sabato contro il Pineto è stato un bel gol. Sono stato bravo a rimanere in partita dopo l’episodio del rigore e poi a risolverla. Sono contento per la mia primo rete in bianconero che è anche la prima tra i professionisti. È stata un'emozione forte».
«Quest'anno siamo una squadra più pronta, siamo in molti che giocavamo insieme già l'anno scorso e quindi ci sentiamo di conoscere già la categoria. Spesso tra noi non ci definiamo una squadra di giovani, abbiamo sicuramente più conoscenze rispetto allo scorso anno ed è ciò che ci ha portato a questa buona partenza. L'obiettivo personale e di squadra è sicuramente quello di fare una grande annata: non ci poniamo limiti, questo è quello che ci siamo detti. Abbiamo tanta voglia di dimostrare».
«È sicuramente una fase importante della mia carriera, l'anno scorso la Juventus è stata l'unica squadra che ha creduto in me. Non posso non ringraziare il direttore Claudio Chiellini perché ha sempre puntato su di me, anche questa stagione. In estate, prima di tornare, sono stati dei giorni complicati, volevo che si velocizzasse il più possibile il mio ritorno perché era il mio unico desiderio. Avevo voglia di giocare alla Juventus, di dimostrare qui quello che so fare. L’anno scorso sono stato benissimo, per me la Juventus è casa ed è stata la chiave di tutto. Qui ho ritrovato il divertimento di giocare a calcio che è fondamentale, in passato sono stato bravo a non mollare nei momenti di difficoltà ed è un merito che mi concedo».
«Mi ritengo un giocatore tatticamente intelligente, pensante. Credo sia quello che mi differenzia un po’: leggere prima le giocate sia in fase di possesso che di non possesso. Voglio essere un po' più dinamico, arrivare più volte - come è successo sabato con il Pineto - in zona gol, cercare di fare più assist. A chi mi ispiravo da piccolo? De Rossi era il mio punto di riferimento, ho avuto anche la fortuna di conoscerlo ed è una persona splendida».
«Con il mister mi ci sono trovato benissimo sin da subito. Quando è arrivato l'anno scorso eravamo in un periodo complicato e ci ha portato alla rinascita. Con lui ognuno deve fare ciò che sa, secondo le caratteristiche che ha. Mi ha sempre chiesto di essere al centro del gioco, che è ciò che mi piace di più e la sua presenza è stata importante anche per la scelta di quest'estate. Il mio peso nello spogliatoio? Sì mi porto dietro sin da piccolo il fatto di avere un ruolo di rilievo all’interno di un gruppo, anche nelle mie precedenti esperienze. Nonostante sia giovane mi piace essere da esempio come lo sono Scaglia, Guerra e Cudrig».
«La Torres è sicuramente una grande squadra, la chiave della partita di domani sarà rimanere concentrati. Quando giochi dopo pochi giorni rispetto all’incontro precedente è più una questione di testa che di fisico, devi mettere quel qualcosa in più. Noi siamo pronti, siamo una squadra giovane e quando si vince c’è sempre entusiasmo. Vogliamo fare bene anche domani in casa».
Ao vivo
Ao vivo