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·21 de setembro de 2024

Inzaghi: «Con il Milan ci vorrà Inter speciale. Dumfries o Darmian? Ballottaggio»

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CONFERENZA INZAGHI ALLA VIGILIA DI INTER-MILAN

Dopo il Manchester City c’è il derby, serve lo stesso atteggiamento all’Inter?


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Assolutamente sì, sappiamo cosa rappresenta il derby per noi, la società ed i tifosi. Ci vorrà un’Inter speciale perché dopo una partita come il City in Europa dove abbiamo speso tante energie fisiche e mentali a volte trovi energie che non pensi di avere.

Cosa dovete dimostrare al calcio?

Tantissimo, i derby passati non bisogna pensarli. Bellissimi ricordi, ma non portano punti e gol. Dovremo avere massima attenzione perché giocheremo con una squadra con ottimi giocatori.

Che Milan vi aspettate?

Troveremo un Milan che aveva fatto l’ultima di campionato ottima col Venezia. Ha avuto una sconfitta col Liverpool, nella mia testa però mi concentro con il mio staff su quello che dovremo fare noi. Corsa, determinazione e altro perché i derby sono partite che vanno oltre i pronostici, dove contano i dettagli. Dovremo essere più bravi nei dettagli dei nostri avversari.

Inzaghi, pensa di aver gestito bene il turnover? Può essere una spallata decisiva sul Milan?

L’ho già detto prima, mi concentro su di noi e sulle cose dove posso incidere. Non esistono titolari, ne ho 24 e tra poco 25 con Buchanan. Ho grandissimo rispetto di tutti i giocatori, poi loro come fanno quotidianamente hanno il dovere di mettermi in difficoltà. Ho qualche dubbio di formazione, oggi ci alleneremo e domani prenderemo le ultime scelte.

Il Milan è ferito, potrebbe essere più attendista. Sarà diverso rispetto al passato, lo hai previsto?

Il Milan è cambiato, penso a tutte le squadre che alternano momenti di maggiore aggressività o minore. Non ci saranno due squadre che aspettano, sarà un faccia a faccia, una gara aperta e un derby molto sentito. Bisognerà essere bravi sui particolari, abbiamo avuto una partita infrasettimanale contro top club e bisogna essere bravi a ragionare nei 90 minuti.

L’Inter è più forte e si sente più forte del Milan?

Noi ci sentiamo forti contro tutti. Quello che è stato è stato, bisogna guardare al presente e alla gara di domani. Estremamente difficile per noi, ho sentito prima Fonseca e ha detto che ha trovato una squadra che ha lavorato bene. Anche noi stiamo lavorando, sarà corretto come gli ultimi e vediamo che succederà.

Inzaghi, l’Inter ha capitalizzato poco, c’è un problema di cinismo?

Sì, abbiamo fatto solo due gol nelle ultime due. Abbiamo però creato, siamo negli standard dello scorso anno con gli xG. Stiamo lavorando su conclusione, finalizzazione, assist, è un dato da tenere sotto controllo. Cercheremo di lavorarci più possibile guardando gli impegni.

La Champions League porterà a un cambiamento? Si vincerà più con le piccole?

Per quanto riguarda la Champions saranno due partite in più ma sarà come l’anno scorso. Per forza porta via energie fisiche e mentali, preparare gare del genere non è semplicissimo. I campionati si vincono negli scontri diretti, quelli importantissimi, poi grandissima importanza ce l’hanno le gare con le piccole. In questo campionato, più degli altri anni, danno fastidio a tutte.

Lautaro Martinez sarà in panchina? Ha fatica fisica o mentale?

Ho dubbi perché devo vedere l’allenamento di oggi. Chi ha giocato a Manchester ha fatto meno ieri. Non esiste un caso sul nostro capitano, ha giocato un anno intero senza fermarsi ed è tornato prima per essere subito pronto. Ieri ha fatto un ottimo allenamento, se sta bene gioca sicuro dal primo minuto.

Inzaghi, cosa cambia tra il derby di Milano e di Roma?

Bello o non bello sono fantastici. A Roma per 5 anni ne ho fatti 14 mi sembra, sono state grandissime gare avvincenti con tante emozioni. A Milano è il mio quarto anno e ne ho fatti 12. Anche qui c’è grandissima atmosfera, aria, sono pieni di emozioni.

Pensa che abbiano l’obbligo di sentirsi favoriti squadre come il Napoli senza coppe?

Non lo so, chiaramente che le partite infrasettimanali portino via energie questo senza dubbio è un dato. L’anno scorso è capitato alla Juventus, due anni fa all’Atalanta e ne avevo parlato con Gasperini. Lui non ne era felice perché non giocare le coppe ti porta ad abbassare la tensione. Ci sono incontri che ti fanno crescere contro squadre importantissime. Per le energie non giocare è un vantaggio comunque.

Dumfries?

Sta bene, è entrato bene nelle ultime. Lui e Darmian sono in ballottaggio, l’ultimo ha fatto un’ottima gara a Manchester. Il dubbio me lo porto fino a domani, devo poter scegliere il migliore in ogni partita per ogni ruolo.

Inzaghi, che idea ha di Palacios?

Buona, sta lavorando bene. Non parla italiano, non parla inglese, parla solo spagnolo. Ci sta aiutando tanto Correa e Lautaro, però ha ottime prospettive. Sta guardando i suoi compagni, cercando di imparare. Legge il gioco, ha grandissima tecnica e nella difesa a 3 sta cercando di inserirsi. Vederlo lavorare è un piacere perché ha voglia di imparare.

Può giocare solo come braccetto sinistro o centrale?

Lo stiamo mettendo insieme a Bastoni a fare il braccetto. Non ti so ancora rispondere, per le letture che ha e come imposta il gioco può fare il centrale.

Dal film si evince senso di appartenenza. In questi ultimi sei derby c’è stata l’appartenenza a fare la differenza?

Non ti so dire sul Milan, i miei lo hanno forte. Sono legati tra di loro, ai tifosi e alla maglia dell’Inter. Questo è qualcosa in più e lo senti in campo, sarà importante per noi domani sapendo che il Milan ha grandi qualità e un nuovo allenatore. Ci saranno tante incognite da leggere.

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