Cagliarinews24
·27 de novembro de 2025
Jeda: «Il Cagliari deve pensare a giocare una bella partita allo Stadium! Borrelli si è sbloccato ed è un’arma in più. Su Deiola…» – ESCLUSIVA

In partnership with
Yahoo sportsCagliarinews24
·27 de novembro de 2025

Jedaias Capucho Neves, ex attaccante del Cagliari meglio noto come Jeda, ha avuto un trascorso in Sardegna dal 2008 al 2010. Il giocatore brasiliano con la maglia rossoblù ha collezionato 91 presenze, messo a segno 22 gol e fornito 9 assist. In vista del delicato impegno che attende gli isolani in casa della Juventus, è intervenuto ai microfoni di CagliariNews24. Sono molteplici i temi trattati, dall’attualità all’analisi sui singoli e molto altro! Le sue dichiarazioni:
Il Cagliari ce la sta mettendo tutta nel cammino tortuoso della Serie A. Una parte della tifoseria afferma che il gioco ideato da Pisacane sia prettamente difensivo. Ha la medesima opinione o lo valuta più propositivo?
«Il gioco che mi è apparso nell’ultima partita non mi pare “difensivo”, anzi se fosse solo così, la squadra non avrebbe preso certi gol. A me piace, lo valuto molto propositivo; ciò che si deve cambiare è la mentalità. Parlando dell’ultima gara con il Genoa, dal mio punto di vista, è una di quelle da portare a casa. In certi momenti il ragionamento dovrebbe essere quello di difendere il risultato, però ho visto dei ragazzi che hanno giocato con qualità. Gli interpreti per fare un certo tipo di gioco ci sono! Pertanto, sfide come quella contro il Grifone bisognava vincerla, specie perché è una diretta concorrente. Dopo che si è disputata una buona partita, il risultato va concretizzato con i punti e con la vittoria, direi più maturità in questo caso».
Si avvicina la gara con la Juventus all’Allianz Stadium! Qual è il suo pronostico? Pensa che l’impegno europeo dei bianconeri possa condizionarli in qualche modo?
«E’ uno di quei fattori che possono aiutare il Cagliari perché la Juventus deve ancora tornare dal Nord Europa! Oltre a ciò, non avranno avuto il tempo di riposarsi e di allenarsi bene, ma stiamo parlando di una grande squadra con ottimi giocatori e con un allenatore di grande esperienza. Sicuramente sa come gestire le forze e come preparare la partita, è chiaro che la Juve vista in Europa non è quella di un tempo. Penso che il Cagliari abbia tutte le possibilità, l’unica cosa è che arrivare là e giocare la gara di attesa rischi di più. La formazione sarda deve pensare a giocare una bella partita, divertendosi anche contro una grande squadra e cercare di pensare meno al risultato e più al “gioco”. L’impegno in Champions dei bianconeri può essere, appunto, un fattore che può avvantaggiare in qualche maniera il Cagliari».
Quali ricordi le affiorano sul suo splendido gol siglato contro la Juve il 31 gennaio del 2009 con la maglia del Cagliari?
«Chiaramente oltre al gol, il fischio finale è stato molto bello! Esserci resi conto che avevamo battuto la Juventus nel suo campo. Ricordo l’immagine dei miei compagni proprio nel finale: è stato il ricordo più bello. Di quella squadra, ovviamente, i ricordi non sono solo quelli. Vedere Cellino molto felice (evento raro) per me è stata una delle cose più iconiche di quel momento. Non è stato documentato dalla telecamera, noi eravamo nei pressi dello spogliatoio. Io camminavo dietro, lui davanti a me, si gira e mi abbraccia: era di una felicità estrema».
Borrelli ha avuto finalmente la chance di esplodere. Conta quattro reti in dodici partite tra campionato e Coppa Italia. Che idea si è fatto di lui? Pensa che potrà superare in termini di gol l’ex Piccoli?
«Mi auguro di sì, è al suo primo anno in questo campionato complicatissimo. Per i due gol che ha fatto, ho grandissime speranze che possa fare molto bene. Spero che si sia sbloccato e che possa essere d’ora in poi una di quelle armi in più del Cagliari».
In quanto a Deiola, che sensazioni ha provato a vedere un giocatore del Cagliari candidato a un premio importante quale il Puskás Award? Cosa ne pensa del suo meraviglioso gol?
«E’ stata veramente una bella azione preparata benissimo e conclusa perfettamente! Anche a livello tecnico è stato fatto un gol molto molto bello. La leadership di un giocatore come lui, incarna quelli che sono i valori della società, del popolo rossoblù».
Capitolo lotta scudetto! Varie compagini stanno nella parte più privilegiata della classifica. Quali vede favorite tra Roma, Milan, Napoli e Inter?
«In questo momento del campionato secondo me sono tutte quante favorite, poiché hanno possibilità. Negli scontri diretti possono perdere contro tutte e questo avvantaggia o l’una o l’altra. Credo che la cosa che farà la differenza sarà mantenere la regolarità delle prestazioni e delle vittorie. Giocando male o non giocando benissimo, quella che vincerà le partite così sporche e complicate, è quella che avrà più occasione. Penso persino che i rispettivi cammini europei possano influire tra infortuni, riposi e robe varie. Attualmente quella che gode di più è la Roma perché ha meno impegni ed è in grandissima salute. Non possiamo escluderla dallo Scudetto».
Sguardo al campionato cadetto, il quale si rivela insidioso. La Sampdoria non naviga in buone acque, ma grazie all’ultima gara è riuscita a rialzarsi un minimo conquistando la vittoria. Pensa che possa arrivare il momento della svolta?
«Secondo me può arrivare il momento della svolta perché credo che nella Sampdoria devi portare lo spirito. L’ambiente dei blucerchiati, quello che conoscevamo una volta, è di una squadra storica che ha un passato importante. Il presidente non è dei migliori, però, la storia ci dice che è una società che non c’entra nulla con la situazione che sta vivendo in questo momento. Sono assolutamente convinto che prima o poi questo club si rialzerà a livello societario come si deve e, soprattutto, sul campo verrà fuori. Penso che l’ambiente rimarrà tutto compatto e verrà fuori in maniera importante. Contro la Juve Stabia è stata una partita difficilissima, ma la vittoria ha dato un po’ di ossigeno. Ci vuole qualcos’altro, prima di tutto una serenità e una serie di cose che si merita, tra cui il rispetto. La tifoseria, d’altronde, è straordinaria. Penso che questi momenti possano capitare anche se stanno andando troppo per le lunghe. Purtroppo tutto ciò che è successo lo si rivede riversato sul campo perché è lo specchio di quello che è la società».
Si ringrazia Jeda per la gentilezza e disponibilità mostrate nel corso di questa intervista
LEGGI ANCHE: Stabile Cagliari, è lui l’idea di Angelozzi per il reparto offensivo isolano! Le novità









































