💣 Juric: “Ultima spiaggia? Non ci penso. Giorni di litigi pesanti, ma ora siamo convinti” | OneFootball

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·30 de outubro de 2024

💣 Juric: “Ultima spiaggia? Non ci penso. Giorni di litigi pesanti, ma ora siamo convinti”

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L’allenatore della Roma Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa in vista del match che vedrà i suoi affrontare il Torino nel turno infrasettimanale di Serie A.

Queste le sue dichiarazioni, riportate da Sky Sport:


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“C’è stato un crollo emotivo. Dopo 40 giorni di buon lavoro, non eccellente ma buono, mi aspettavo un grande passo in avanti invece c’è stato un crollo totale. Può essere una svolta in positivo, anche per il Milan è stato così. Il Torino fa parte dal passato e Vanoli sta facendo bene come i loro acquisti. Sono una squadra di valore, dovremo stare attenti su tutti i particolari. A livello emotivo dovremo essere preparati”.

Sul rischio esonero: “Ultima spiaggia? Non ci penso proprio. Non mi preoccupa minimamente, faccio il mio lavoro. La Roma non può permettersi esclusioni, anzi, bisogna portare tutti dentro. Non bisogna escludere, ma far presente ciò che bisogna fare in questo momento. Sono stati giorni di litigi, anche pesanti, ma meglio che siano successi. In questi due giorni tra liti e discussioni abbiamo indirizzato la barca a livello di pensiero. Mi riferisco a ciò che deve fare la squadra. Caratterialmente preferisco lo scontro per andare avanti a testa alta, piuttosto che le chiacchiere alle spalle. Cercherò di mettere la migliore squadra possibile per vincere. Per me è tutto chiuso, si riparte alla grande. Ho visto i ragazzi convinti. Meglio così che perdere 1-0 e continuare come stavamo facendo. Quali litigi? Questo deve rimanere tra di noi. Ho parlato di litigi e scontri, ma questo resta tra noi. Verità? Ce la siamo detta. Magari inizialmente in modo violento, poi ragionevole. Il mio punto di vista è che sono l’allenatore, devo preparare la squadra. E i giocatori devono giocare. La definizione dei ruoli è importantissima. Penso che la squadra in sette partite ha subito cinque gol. Se i giocatori non sono convinti me lo possono dire e io me ne vado. Ma non è così: loro vogliono migliorare, loro hanno le qualità per fare bene”.

Su colloqui con la dirigenza: “Abbiamo parlato col presidente, ci sono stati contatti. Queste cose distraggono dal campo. Io resto della mia idea: guardandomi intorno non vedo mancanze. E preferisco che la proprietà responsabilizzi me, Ghisolfi e i giocatori. Tutto il resto sono distrazioni. Questa è la cura giusta per uscire da una situazione difficile”.

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