Juventusnews24
·15 de dezembro de 2025
Juve Pafos, scatta la denuncia per tre lavoratori: violato quel divieto di vendita di alcol durante la notte di Champions. L’accaduto

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·15 de dezembro de 2025

L’atmosfera elettrica delle notti europee porta con sé non solo l’entusiasmo incontenibile dei tifosi, ma anche un rigido protocollo di sicurezza che avvolge l’intera città di Torino. In occasione della recente sfida di Champions League tra i bianconeri e il Pafos, l’attenzione delle forze dell’ordine è stata massima per garantire l’ordine pubblico ed evitare incidenti. Proprio in questo contesto di controlli serrati si inserisce l’operazione condotta dalla polizia locale, che ha portato a conseguenze legali pesanti per tre dipendenti di un esercizio commerciale cittadino.
L’episodio è avvenuto intorno alle ore 19, nel pieno del pre-partita, quando la città era già in fermento. Gli agenti, impegnati nei consueti pattugliamenti del territorio, hanno focalizzato la loro attenzione su un minimarket situato in una zona nevralgica: nei pressi del Parco Valentino, area indicata come “nelle vicinanze dello Stadium” ai fini dell’applicazione delle normative di sicurezza. I poliziotti hanno notato diversi clienti all’esterno del locale intenti a consumare birra in bottiglie di vetro appena acquistate. Tale pratica è tassativamente vietata dalle ordinanze prefettizie in vigore quando la Juventus gioca in casa, norme studiate per impedire che il vetro possa essere usato come arma impropria.
Il mancato rispetto del divieto ha fatto scattare l’intervento immediato delle autorità, che non si sono limitate a un richiamo. La violazione riscontrata è di natura penale. Per i 3 lavoratori denunciati, adesso, c’è il rischio del carcere fino a 3 mesi, oltre al pagamento di una multa da 230 euro.
La sanzione prospettata è decisamente aspra e funge da severo monito. La vendita di bevande in vetro durante le manifestazioni sportive è una infrazione che mette a rischio l’incolumità pubblica e che le autorità non intendono tollerare. Quella che doveva essere una normale serata di lavoro si è trasformata in un serio guaio giudiziario per i tre dipendenti, chiamati ora a rispondere della loro condotta imprudente.









































