Juventusnews24
·18 de dezembro de 2025
Juve Roma, Spalletti ridisegna la difesa: prende quota questa idea. Tutte le soluzioni vagliate dal tecnico

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Il dilemma principale che agita i pensieri di Luciano Spalletti in vista della Roma, scrive il Corriere dello Sport, riguarda il recupero di Gleison Bremer. Il centrale brasiliano ha riassaporato il campo solo nel finale della sfida contro il Bologna, mettendo fine a un’assenza di due mesi e mezzo dovuta all’intervento al menisco. Sebbene vederlo titolare sia la soluzione più logica per blindare il reparto, la parola d’ordine alla Continassa è prudenza estrema: nessuno vuole rischiare una ricaduta, data l’importanza vitale del giocatore. La storia recente parla chiaro, esiste una versione della Juventus con Bremer e una senza, profondamente diverse per solidità e affidabilità.
Qualora Spalletti decidesse di mantenere la difesa a tre, le strade percorribili sono due. La prima porta a Daniele Rugani come perno centrale, con lo spostamento di Kelly sul centrosinistra (Koopmeiners è squalificato); tuttavia, anche Rugani è reduce da problemi fisici e la sua autonomia è tutta da verificare. La seconda opzione prevede il lancio di Juan Cabal in un terzetto completato da Kalulu e Kelly, anche se il colombiano come centrale puro non sembra offrire lo stesso rendimento garantito nel ruolo di esterno.
Tuttavia, prende quota l’ipotesi di una vera rivoluzione tattica: il passaggio definitivo alla difesa a quattro, modulo provato con insistenza nelle ultime settimane di allenamento. In questo scenario si aprono diverse configurazioni possibili:
Un tandem centrale composto da Bremer e Kelly, con Kalulu e Cambiaso (o Cabal) ad agire come terzini. Una coppia centrale Kalulu-Kelly, con lo spostamento di Weston McKennie nel ruolo di terzino destro e Cambiaso a sinistra. Un duo difensivo Rugani-Kelly, con Kalulu stabilmente a destra e il solito ballottaggio Cambiaso-Cabal sulla corsia opposta.
Spalletti sta lavorando intensamente su questo cambio di pelle, ma saranno esclusivamente le condizioni fisiche dei protagonisti a dettare i tempi per questo passaggio cruciale. La scelta finale dipenderà dalla capacità dei singoli di reggere l’urto di una partita così delicata e determinante.
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