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·21 de outubro de 2025

Juve Stabia, clamoroso terremoto in Serie B! Società in amministrazione giudiziaria: ecco che cosa è successo al club campano e quali sono le conseugenze

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Juve Stabia, clamoroso terremoto in Serie B! La società finisce in amministrazione giudiziaria: ecco che cosa è successo e quali sono le conseugenze

Il procuratore di Napoli, Nicola Gratteri, ha rivelato in conferenza stampa un inquietante scenario che coinvolge la Juve Stabia, accusata di essere sotto il controllo del clan D’Alessandro di Castellammare di Stabia. Secondo Gratteri, le attività della società erano fortemente condizionate dalla camorra, che si occupava di vari aspetti operativi, dalle operazioni di sicurezza agli spostamenti della squadra, dalla gestione dei biglietti alla vendita di bevande. «Gli spostamenti della squadra, la sicurezza, il beveraggio, le gestione dei biglietti, tutto era nelle mani della camorra», ha sottolineato Gratteri.

Il procuratore ha evidenziato che questo è il terzo caso di amministrazione giudiziaria in Italia per infiltrazioni mafiose, preceduto dal Foggia Calcio e dal Crotone Calcio, ma con un’importante novità: «Questa volta però la mafia è arrivata fino alla Serie B, e questo fa scalpore». Le indagini hanno svelato un vero e proprio condizionamento dell’attività economica della società, confermato anche dalle dichiarazioni di numerosi collaboratori di giustizia.


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Giovanni Melillo, procuratore nazionale antimafia, ha precisato che il provvedimento mira a «sottrarre la società al condizionamento mafioso» che, secondo lui, era evidente. Il clan D’Alessandro utilizzava la Juve Stabia come «mezzo per farsi pubblicità e gestire potere», con uomini del clan presenti in tutti i servizi cruciali della società. A conferma di ciò, in passato il consuocero del boss D’Alessandro è stato presidente della società.

A seguito delle misure adottate, potrebbe essere rinviata la partita casalinga contro il Bari, prevista per il turno infrasettimanale. Il rinvio permetterebbe all’amministratore giudiziario di riorganizzare i servizi essenziali come la sicurezza e la bigliettazione, oggetto delle indagini. Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha sottolineato l’importanza di un percorso di legalità per il club, con il supporto delle autorità locali.

In questo difficile contesto, la Juve Stabia dovrà ora fare i conti con un futuro incerto, cercando di riprendersi dalle infiltrazioni mafiose che hanno pesato sul suo cammino.

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