Juve Udinese: solo una squadra ha segnato più rigori dei bianconeri! E c’è un precedente che riguarda…Milik. Cos’è successo nel match dello Stadium | OneFootball

Juve Udinese: una squadra ha segnato più rigori del club bianconero! Un precedente riguarda Milik… Cos’è accaduto nel match dello Stadium

La vittoria per 2-0 contro l’Udinese ha regalato alla Juventus il pass per i quarti di finale di Coppa Italia, ma ha anche interrotto un digiuno statistico che durava da quasi due anni. Il rigore trasformato con freddezza da Manuel Locatelli al 68′ minuto non ha solo chiuso la partita dello Stadium, ma ha aggiornato i libri di storia recente bianconera, confermando un trend positivo dagli undici metri in questa stagione.

Coppa Italia: il rigore mancava dal gennaio 2024

Per trovare l’ultima massima punizione realizzata dalla “Vecchia Signora” nella coppa nazionale, bisogna riavvolgere il nastro fino al gennaio 2024. In quell’occasione, fu Arkadiusz Milik a presentarsi sul dischetto. L’attaccante polacco, attualmente ai box per un lungo infortunio, segnò contro il Frosinone.

Da quella serata invernale, la Juventus non aveva più trovato la via del gol su rigore in Coppa Italia. Ci ha pensato il capitano, Locatelli, a spezzare l’incantesimo, dimostrando personalità in assenza del tiratore designato Dušan Vlahović.

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La classifica dei rigori: Juve seconda solo al Pisa

Allargando lo sguardo a tutte le competizioni di questa stagione (escludendo il Mondiale per Club), i numeri confermano che la squadra di Luciano Spalletti sa essere cinica quando si presenta in area di rigore.

Con il gol all’Udinese, la Juventus è salita a quota tre reti su rigore realizzate nell’annata 2025/26. Un dato che pone i bianconeri nell’élite del calcio italiano: tra le squadre di Serie A, soltanto la sorpresa Pisa ha fatto meglio, con quattro centri dal dischetto.

La Juve condivide questo secondo gradino del podio con le altre big del campionato: Inter, Fiorentina, Napoli e Bologna sono tutte appaiate a quota tre.

L’importanza dei calci piazzati

Per il tecnico toscano, questo è un segnale importante. In una fase in cui l’attacco deve reinventarsi a causa degli infortuni, avere la freddezza necessaria per capitalizzare le occasioni da fermo è vitale. Che sia Vlahovic o Locatelli, la Juve dagli undici metri non trema: un’arma in più per la rincorsa su tre fronti.