Calcionews24
·30 de setembro de 2025
Juventus, Bremer: «Infortunio? Ecco cosa mi sono detto. Spero di riportare la Juventus a grandi traguardi»

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·30 de setembro de 2025
Il difensore della Juventus Gleison Bremer si è raccontato con queste parole a O Globo. Ecco cosa ha detto il centrale brasiliano, le sue parole:
INFORTUNIO – «È stato un inizio di stagione in cui stavo davvero bene. Avevo giocato sette partite e la Juventus aveva subito solo un goal. Probabilmente sarebbe stata la mia migliore stagione. Ma, purtroppo, in Champions League, in una partita speciale per me ho subito il mio primo grave infortunio. Complicato perché non si trattava solo del legamento crociato, ma anche del menisco. Immediatamente ho capito che era qualcosa di serio, perché il ginocchio ha fatto uno scatto, un rumore strano. Ho pensato: “Amico, non ho mai sentito una cosa del genere”. La parte più brutta è stata quando il dottore mi ha detto che sarei dovuto rimanere fermo per nove mesi. Lì ho realizzato la situazione. Sono rimasto molto colpito. Ma mi sono anche detto: “Non c’è più nulla da fare. Ora bisogna concentrarsi per tornare il più presto possibile».
IL POST INFORTUNIO – «È davvero complicato, perché coinvolge tutto. Mi è cambiata la routine, non solo come calciatore, ma come persona. Nei primi due mesi non potevo appoggiare il piede a terra. Il menisco era stato suturato, quindi dovevo rimanere la maggior parte del tempo sdraiato e in casa mi muovevo solo con le stampelle. Di solito portavo mia figlia a scuola, andavo in bicicletta con lei, avevo una vita molto attiva. E tutto questo mi ha tolto autonomia. Avevo bisogno di mia moglie Déborah per ogni cosa. Io sono una persona a cui non piace dipendere dagli altri. Ma in quel momento ho dovuto dipendere molto da lei e dalle persone accanto a me. Penso mi sia servito anche come apprendimento. Certo, se avessi potuto scegliere, di sicuro non avrei voluto subire questo infortunio. Però, visto che è successo, voglio trarne un insegnamento positivo. Ho dato più attenzione ad altre cose al di fuori del calcio».
ALLENARSI DURANTE L’INFORTUNIO – «Si sbaglia chi pensa che quando si è infortunati non ci si alleni. Io mi allenavo il doppio: la mattina al campo e il pomeriggio a casa con il mio preparatore atletico. Ma ho avuto anche più tempo da trascorrere con la famiglia. Nei fine settimana stavo con loro, viaggiavo, a volte, quando riuscivo. Dedicavo attenzione a cose che, nella frenesia delle partite, non riusciamo a vivere. È vedere tua figlia crescere giorno dopo giorno, nei dettagli. Mi sono detto: “Devo uscire da questo infortunio meglio di come stavo prima. Imparare qualcosa di nuovo”. Ho scritto un libro che era già in programma. Ho imparato a suonare la chitarra».
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