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·23 de dezembro de 2025
Juventus, chi è Marco Ottolini: il profilo del nuovo direttore sportivo tra scouting, sostenibilità e valorizzazione dei talenti

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Dagli inizi dirigenziali all’Anderlecht al progetto Next Gen, fino al salto di qualità con il Genoa: l’identikit del manager scelto dai bianconeri
La Juventus ha individuato in Marco Ottolini il nuovo direttore sportivo chiamato a guidare l’area tecnica in una fase cruciale della propria storia recente. Dopo settimane di valutazioni, colloqui e confronti con profili italiani e internazionali, la scelta della dirigenza bianconera è ricaduta su un dirigente giovane ma già strutturato, con un background solido nello scouting e nella gestione dei talenti. L’accordo verbale è stato definito, manca soltanto l’ufficialità.
Classe 1980, Ottolini rappresenta una figura moderna di direttore sportivo: meno legata al colpo mediatico e più orientata alla programmazione, alla sostenibilità economico-finanziaria e alla crescita del capitale umano. Un profilo che ha convinto Damien Comolli e i vertici juventini, alla ricerca di equilibrio tra competitività sportiva e rigore gestionale.
Le origini: dall’Anderlecht alla prima Juventus
Dopo un passato da calciatore, con un’esperienza anche al Brescia, Marco Ottolini avvia la sua carriera dirigenziale lontano dai riflettori. Nel 2015 entra nell’Anderlecht come osservatore, costruendosi rapidamente una reputazione di profondo conoscitore del mercato giovanile europeo. In tre stagioni, il suo lavoro viene apprezzato per metodo e visione, attirando l’attenzione di diversi club di primo piano.
È la Juventus a puntare su di lui nel 2019. In bianconero Ottolini ricopre inizialmente il ruolo di osservatore, per poi diventare responsabile dei giocatori in prestito. Un incarico chiave, che gli consente di monitorare la crescita dei giovani, valutarne il percorso e ottimizzare le scelte strategiche del club.
Il progetto Next Gen e il “Club 15”
Durante la sua prima esperienza alla Juventus, Ottolini è coinvolto direttamente nello sviluppo del progetto Next Gen, pilastro della nuova filosofia bianconera. Parallelamente diventa responsabile del programma “Club 15”, definito dalla società come un’iniziativa volta a “sviluppare, valorizzare e mantenere rapporti con società di calcio estere, promuovendo i talenti e creando una rete virtuosa di collaborazioni”.
Un progetto pensato per individuare giovani profili da far crescere a Torino oppure per consentire ai calciatori del vivaio di maturare esperienze di qualità all’estero. Un approccio internazionale e sistemico che oggi torna centrale nella visione della Juventus.
Il salto al Genoa e la consacrazione da direttore sportivo
Nel 2022 arriva la svolta definitiva: il Genoa affida a Marco Ottolini l’incarico di direttore sportivo. In rossoblù, il dirigente dimostra di saper coniugare risultati sportivi e valorizzazione del patrimonio tecnico. Il Grifone costruisce squadre competitive e, allo stesso tempo, lancia profili destinati al grande calcio.
Tra le operazioni più significative spiccano i percorsi di Radu Dragusin, oggi al Tottenham, Josep Martínez, approdato all’Inter come vice Sommer, e Mateo Retegui, diventato punto fermo della Nazionale italiana. Un lavoro di scouting e gestione che non passa inosservato a Torino.
La nuova sfida alla Juventus
La risoluzione del contratto con il Genoa, avvenuta nell’ottobre scorso, apre la strada al ritorno in bianconero. I colloqui con la Juventus convincono definitivamente la dirigenza, che individua in Ottolini il profilo ideale per completare l’organigramma sportivo.
La missione è chiara e complessa: riportare la Juventus a vincere, ma farlo in modo sostenibile, costruendo valore nel tempo e riducendo i rischi finanziari. Una sfida ambiziosa, perfettamente in linea con il percorso professionale di un dirigente che ha fatto della visione, della competenza e della crescita dei talenti la propria cifra distintiva.









































