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·30 de julho de 2025
Juventus, David si presenta: “Una grandissima emozione. Dobbiamo puntare al massimo”

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·30 de julho de 2025
La Juventus ha accolto Jonathan David. Il calciatore canadese si è presentato così in conferenza stampa ai tifosi bianconeri.
La Juventus ha accolto a Torino Jonathan David. L’attaccante canadese è arrivato a parametro zero dopo essersi svincolato dal Lille, squadra nella quale ha passato le ultime 5 stagioni collezionando 178 presenze e 87 gol. Il calciatore ha firmato un contratto fino al 30 giugno 2030. Il calciatore si è presentato così in conferenza stampa, affermando di aver scelto la Juventus e di essere molto emozionato. Inoltre ha confermato ilsuo numero di maglia, il 30, in onore del giorno di compleanno di suo padre. Di seguito le sue parole.
Le prime sensazioni? “E’ una grande emozione per me essere in una squadra come la Juventus. La prima settimana è andata benissimo, i compagni mi hanno aiutato tanto”.
Perché la scelta Juventus? C’erano anche Inter e Napoli? “Abbiamo avuto degli scambi col management, per me è stato importante. Ho parlato anche con i compagni. C’era un grande interesse per me, nel farmi arrivare qua e io avevo lo stesso interesse”.
Le prime indicazioni di Tudor e i primi consigli? “La conversazione col mister è stata molto positiva. Mi ha chiesto quali erano le mie aspettative e mi ha spiegato le sue. Sa che come prima punta prendo molte iniziative ed il mio lavoro è fare gol”.
Nelle ultime stagioni non è mai sceso sotto i 25 gol… In Italia pensa di potercela fare? “Ho cercato di dare continuità negli anni. So che la Serie A è diversa, più tattica e difensiva ma è una sfida. Per me è possibile, devo lavorare sodo ma posso riuscirci”.
Ci sono giocatori della Juventus del passato a cui si è ispirato? “La Juventus ha avuto tantissimi giocatori che sono delle leggende. Ronaldo, Dybala, Del Piero, Trezeguet… Sono tantissimi, non riesco neanche a nominarli tutti”.
Perché ha scelto la Serie A e non la Premier League? Come nasce la sua passione per il calcio in Canada? “Ho iniziato perché mio papà giocava a calcio, è stata la prima cosa. Volevo diventare un professionista. Ogni campionato ha le proprie sfide, ma la Juventus era il club che preferivo ed eccomi qui in Serie A”.
Il suo idolo d’infanzia? “Quando ero piccolo avevo tanti modelli, come Drogba. Anche oggi ci sono attaccanti molto bravi però”.
La sua cultura del lavoro è il segreto per il successo? “Tutti da piccoli avevamo grande ambizione e voglia di arrivare. Il successo non è dovuto solo a questo ovviamente. Io sono molto religioso, per diventare professionista serve impegno e fede”.
Il numero di maglia? “Ho scelto il numero 30, il giorno del compleanno di mio padre”.
Gli obiettivi della Juventus? “Ogni stagione può essere quella buona. Il campionato sarà difficilissimo, ma dovremo avere l’ambizione di arrivare fino in fondo”.
Il soprannome Ice Man? “Funzionava bene… Sono molto freddo e credo che questa caratteristica mi possa aiutare nei momenti di gioco con grande pressione”.
In queste prime sessioni ha lavorato come seconda punta o come centravanti di riferimento? “Abbiamo lavorato già sulla tattica. Dipenderà dal mister, al momento stiamo lavorando come centravanti di riferimento, quindi prima punta”.
Si sente il centravanti titolare della Juventus? “Non c’è mai la garanzia di essere titolare… Serve giocare, serve fare il proprio lavoro. Chiaramente non mi aspetto di essere titolare in ogni partita, ma farò del mio meglio”.
La sua voglia di vincere e segnare gol pesanti? “Sono molto competitivo e come tutti gli attaccanti amo segnare. Le due cose vanno di pari passo”.
La Juventus può aiutarla a crescere? Sogna di correre per il Pallone d’Oro? “Non voglio rischiare di parlare di Pallone d’Oro. Ho scelto questo club perché ha grandi ambizioni proprio come me. Voglio lavorare per la squadra e diventare uno dei migliori marcatori del mondo”.
Si sente mentalmente pronto per affrontare questa avventura alla Juventus? “Sono qua per questo. So quelle che sono le richieste del club e sono pronto per rispettarle”.